Continua la lotta della LIPU al contrasto del bracconaggio in Sardegna.
L’ultimo intervento sul campo ha visto impegnati sulle montagne del Sulcis gli agenti del Corpo forestale Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna e cinque volontari della Lipu, muniti di nomina ad ausiliari di polizia giudiziaria.
Denunciati due giovani bracconieri
Nonostante il maltempo, il lavoro degli agenti è proseguito senza sosta e dopo due giorni di appostamenti sono riusciti a cogliere in flagrante due giovani bracconieri.
Nel complesso, l’operazione ha portato al sequestro e alla rimozione di 3mila tra trappole e cavetti per ungulati, metà delle quali già posate sui sentieri e l’altra metà ancora nelle abitazioni dei bracconieri.
Per i due fermati è subito scattata la denuncia per il reato di maltrattamento di animali.
Ucciso anche un cervo
Durante le operazioni, oltre a numerosi esemplari di uccelli morti, è stata rinvenuta anche la carcassa di un cervo. Nonostante questo, c’è stato spazio anche per momenti di gioia come la liberazione di quattro pettirossi, un frosone e un tordo che sono potuti tornare a volare liberi in natura.
Il prezioso lavoro dei volontari
Le operazioni sul campo si sono avvalse anche dell’apporto prezioso dei giovani volontari del progetto Life Choona, che la Lipu ha avviato a dicembre scorso grazie al finanziamento del programma Life dell’Unione europea e il sostegno di Fondazione Cariplo.
«Desideriamo ringraziare tutte le forze dell’Ordine, in particolare il Corpo forestale Vigilanza ambientale della Regione Sardegna e i Carabinieri forestali che si sono prodigati con grande impegno nel prevenire e reprimere i reati – ha detto Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-BirdLife Italia -. La sinergia e gli scambi di informazioni tra la Lipu e le forze dell’ordine è fondamentale per il contrasto del bracconaggio ed è questa la strada che intendiamo proseguire anche nelle operazioni future».
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