Nato a Torino dal recupero architettonico di una fabbrica dismessa della Michelin all’interno del famoso Parco Dora, interessante esempio di ripristino ambientale urbano lungo il corso della Dora Riparia, il MAcA – Museo A come Ambiente, non è il solito museo dove vengono esposti in maniera più o meno accattivante vari reperti, ma è soprattutto un luogo dove poter vivere concretamente un’ampia gamma di esperienze interattive finalizzate a promuovere consapevolezza e conoscenza nell’ambito di quattro tematiche principali: energia, acqua, rifiuti e riciclo e alimentazione, a cui si aggiungerà prossimamente una quinta area, quella dedicata ai trasporti ecosostenibili.
Pur essendo nato nel 2004, primo in Europa e tra i primi nel mondo, il MAcA è ancora oggi relativamente poco conosciuto in Italia. Anche per questo il Direttore Paolo Legato, che è succeduto all’architetto Carlo Degiacomi storico direttore e fondatore del Museo oggi in aperta polemica con i vertici attuali per la conduzione della struttura (vedi rettifica), ha avviato un processo di rinnovamento e aggiornamento dei percorsi e del posizionamento culturale del MAcA. Legato, ricordando la vecchia destinazione degli edifici, definisce il MAcA un esempio vivente di riciclo architettonico è sottolinea appunto come il Museo non sia «un luogo di collezione, ma un concentrato di esperienze. Si inserisce in un filone europeo dei musei di scienza, i cosiddetti ‘science center’, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello pratico. Non a caso facciamo parte della rete ECSITE (The European Network Science Centres and Museums)».
Per interessare il vasto pubblico di visitatori, costituito in prevalenza da ragazzi delle scuole a cui si aggiungono però sempre più adulti, vengono proposte esperienze pratiche soprattutto attraverso il gioco, modulate a seconda del tipo di utente e che si possono vivere in numerose postazioni interattive e in cui non solo le persone acquisiscono nuove cognizioni trovando risposte a numerosi quesiti, ma dove sono continuamente stimolate a porsi nuove domande ed anche a proporre al Museo stesso nuove idee e percorsi conoscitivi da approntare.
Inoltre tra gli obiettivi del Museo vi è la valorizzazione delle buone prassi, oltre alla realizzazione di numerosi laboratori , numerosi eventi tematici ed anche mostre temporanee che dal maggio di quest’anno hanno trovato sostegno anche nel nuovo ‘padiglione guscio’, di recente inaugurazione.
Insomma oltre al Museo Egizio e alla Mole, quando si va a Torino non si dovrebbe perdere l’occasione per visitare questo interessante luogo di formazione e conoscenza.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com