I sintomi ci sono tutti, la Terra è in “codice rosso”, un paziente in condizioni critiche da curare con la massima celerità. Le nostre economie e società devono passare dal danneggiare il pianeta al curarlo.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente ci ricorda che abbiamo un solo pianeta (#OnlyOneEarth) ed è stata istituita nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 5 giugno con lo scopo di incentivare un’azione collettiva e trasformativa su scala globale per celebrare, proteggere e ripristinare il nostro pianeta.
Italia alla prova della strategia UE per la biodiversità
La Strategia Europea per la Biodiversità per il 2030 affida alle aree protette un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità e riconosce, allo stesso tempo, che l’attuale rete non è sufficientemente ampia per garantire gli obiettivi di salvaguardia.
Con il report “Priorità Natura Italia, la sfida del 30X30” (scarica qui il documento), lanciato oggi 5 giugno in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il WWF avanza una proposta di aree prioritarie italiane all’interno delle quali individuare le aree da proteggere, pari ad almeno il 30% di territorio protetto a terra e a mare, e assicurare un’adeguata tutela del nostro capitale naturale.
L’obiettivo della Strategia Europea per la Biodiversità, infatti, non va considerato meramente quantitativo: le nuove aree protette dovranno includere rilevanti valori di biodiversità al fine di garantirne la tutela nei decenni a venire, in un contesto estremamente dinamico in cui i cambiamenti climatici aggiungono complessità ad una sfida di per sé già ardua.
Il WWF sottolinea come le aree protette, per tutelare efficacemente la biodiversità, oltre che sufficientemente estese, devono essere adeguatamente interconnesse, così da assolvere alle loro funzioni ecologiche e massimizzare l’erogazione dei servizi ecosistemici, utili al nostro benessere.
Inoltre, è necessario promuovere una rinaturazione diffusa, soprattutto laddove la connettività è maggiormente compromessa, come nel caso della Pianura Padana.