Oggi, 21 marzo, è l’International Forest Day, la Giornata mondiale delle foreste. Istituita nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il tema principale dell’edizione del 2021 è il ripristino delle aree forestali degradate.
Le foreste sono il cuore pulsante della vita sulla Terra e irrinunciabili per dare un futuro all’umanità. Nella conoscenza e nella conservazione dei boschi vetusti c’è la chiave per custodire la biodiversità forestale italiana.
Le foreste primarie e secolari sono ecosistemi ricchi di una molteplicità di forme di vita rare e preziose, capaci di immagazzinare grandi quantità di carbonio, trattenendolo nel legno e nelle radici, contribuendo così alla lotta ai cambiamenti climatici.
Si tratta di boschi maturi ed ecosistemi forestali complessi e in evoluzione naturale che bisogna proteggere. Le foreste primarie sono di antica origine, estranee alle pratiche agricole e principalmente collocate in ambiente montano, su terreni non produttivi e si sono potute sviluppare secondo processi rigenerativi naturali.
Il WWF lancia la campagna ReNature (scarica QUI il documento) con l’obiettivo di restaurare e “riconnettere” almeno il 15% di territorio italiano. Foreste, zone umide, fiumi e aree costiere che contribuiscono alla mitigazione delle inondazioni e alla prevenzione degli incendi e del dissesto idrogeologico.
Un obiettivo che si è posta anche l’Unione Europea che, con la “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030”, riconosce esplicitamente il valore intrinseco delle foreste primarie e delle foreste vetuste e la necessità di proteggerle.
L’UNESCO ha creato il Sito diffuso delle antiche foreste di faggio europee, un insieme di 78 faggete (superficie totale di oltre 90 mila ettari, più 250 mila di aree cuscinetto) distribuite in 12 Paesi europei, tra cui 10 italiane. Queste vanno dai climi appenninici delle Foreste Casentinesi e del Parco nazionale d’Abruzzo fino al limite di distribuzione negli ambienti caldo-aridi mediterranei, come le faggete di bassa quota di Monte Raschio (Oriolo Romano) e sul Gargano. La loro tutela rappresenta un elemento primario per sostenere il patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO.
Alberi monumentali
Il WWF ha avviato il censimento degli alberi monumentali all’interno delle proprie Oasi: dall’uliveto secolare di Torre Guaceto (BR) alla quercia monumentale all’interno del Cratere degli Astroni a Napoli, dalla sughera di 400 anni nell’Oasi di Burano in Toscana ai “Tre frati””, faggi secolari dell’Oasi molisana di Guardiaregia Campochiaro, sono decine i patriarchi della natura censiti.
Azioni immediate
FSC Italia – l’organizzazione che si occupa di gestione forestale responsabile – proprio quest’anno festeggia i primi 20 anni di attività nel nostro Paese.
Forte della sua esperienza a tutela delle foreste, FSC indica 5 azioni concrete da attuare nell’immediato.
- Preservare le foreste esistenti in Europa. In Europa le foreste sono in crescita, il problema non è quindi la deforestazione ma la preservazione e il miglioramento della loro qualità biologica e ambientale. Questi ecosistemi forestali sono anche i nostri alleati principali nella mitigazione degli impatti negativi del riscaldamento globale.
- La tecnologia in aiuto delle foreste. FSC ha lanciato una piattaforma digitale in cui informazioni geospaziali vengono incrociate con dati satellitari aggiornati delle aree forestali certificate, un sistema di informazione geografica per la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati.
- Le foreste si preservano meglio dove la comunità è partecipe. Un rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) rileva come le foreste gestite dalle comunità locali subiscono minori tassi di deforestazione.
- Piantare nuovi alberi, ma in modo corretto. Il rimboschimento viene utilizzato spesso come strumento di compensazione – reale o solo a livello di comunicazione – delle emissioni di anidride carbonica. «Gli effetti di azioni di questo tipo però – commenta Diego Florian, direttore di FSC Italia – potranno essere valutati e misurati solamente tra 20 o 30 anni. Per questo devono essere accompagnate da una gestione attiva e responsabile del patrimonio forestale esistente».
- Scegliere prodotti sostenibili. Legno, carta, tessuti certificati consentono a pubbliche amministrazioni, aziende e singoli cittadini di contribuire con piccole azioni a una gestione forestale rispettosa dal punto di vista ambientale.
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