Situata a pochi chilometri dalla capitale, l’area dei Castelli Romani interessa il territorio di diciassette comuni. È così chiamata perché, secondo la tradizione, tredici cittadine oggi facenti parte del comprensorio furono fortificate con castelli durante il Medioevo.
A rendere questa zona una delle più interessanti del Lazio è senza dubbio l’aspetto storico: resti di civiltà di epoca pre-romana ritrovati sui Colli Albani, infatti, hanno permesso di collegare le tribù residenti in questa porzione di territorio alle popolazioni che il 21 aprile del 753 d.C. fondarono la città di Roma. Divenuta Parco naturale regionale nel 1984, la zona comprende buona parte dei Colli Albani, una serie di rilievi di natura vulcanica un tempo ricoperti da estese foreste di faggio, aceri, querce e tigli, purtroppo tagliate quasi ovunque nel XVIII secolo e sostituite da boschi di castagno.
Cosa osservare La fauna, pur avendo risentito dell’eccessiva pressione venatoria, presenta ancora un discreto numero di specie. Tra gli uccelli numerosi sono i rapaci, sia diurni, sia notturni, mentre tra i mammiferi spiccano il lupo, l’istrice, il tasso, la martora e il moscardino. La carta vincente di questo Parco, però – nonostante il forte grado di antropizzazione – è la bellezza del paesaggio, arricchito da splendidi panorami come quelli ai Pratoni del Vivaro, nei pressi di Rocca Priora, al Tuscolo o nelle vicinanze dei laghi. I modesti dislivelli rendono le escursioni accessibili a tutti.
Contatti Tel. 06 9479931, www.parcocastelliromani.it .
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