Il pastore maremmano abruzzese, noto anche come pastore abruzzese o pastore maremmano, è una razza canina particolare e antica, intimamente legata alla transumanza, simbolo di un’Italia rurale che resta ancora aggrappata alle sue antiche tradizioni. Se ne hanno notizie già in età greca e romana, arrivate a noi tramite bassorilievi e raffigurazioni.
Il guardiano dei pascoli per antonomasia
La razza appartiene al ceppo dei grandi cani bianchi da difesa del gregge di origine asiatica: Catone, Columella, Varrone e Palladio lo citano come il cane addetto al bestiame e alle greggi (canis pastoralis o pequarius), un epiteto che ha attraversato i secoli visto che ancora oggi è considerato il guardiano per eccellenza dei pascoli dell’Italia centrale.
Una sua raffigurazione è presente in un affresco del XIV secolo situato nella basilica di Santa Maria Novella, a Firenze, ed anche in una Natività di Mariotto di Nardo, della fine del 1300, conservata presso i Musei Vaticani, mentre una statuetta votiva che lo rappresenta è custodita nel Museo archeologico di Santa Maria Capua Vetere.
Fino agli anni ’50 del secolo scorso veniva fatta una distinzione tra il maremmano e l’abruzzese, ritenute due razze separate. Poi, nel 1958 vennero riunificate sotto un unico denominatore dall’ENCI, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, secondo il quale i due ceppi nel tempo si erano fusi in seguito proprio ai flussi della transumanza che periodicamente conduceva il bestiame, e i cani, da una regione all’altra.
Descrizione
Di grande mole e aspetto rustico ma distinto, si caratterizza per il mantello bianco, molto folto e ruvido e leggermente ondulato. La testa, poderosa e di forma conica, con piccole orecchie pendenti a forma di V, ricorda quella di un orso. La coda ha l’attaccatura bassa.
Al garrese può raggiungere, e in alcuni rari casi superare, i 75 centimetri. Gli esemplari maschi possono tranquillamente superare i 40 chilogrammi. Dai muscoli poderosi, si distingue per l’eccezionale resistenza alle malattie, al freddo e alle peggiori condizioni atmosferiche.
Carattere
Il carattere determinato, indipendente e deciso, mai del tutto sottomesso, ne fa un perfetto guardiano di greggi, particolarmente adatto a difenderle dai predatori. La sua indole è quella di un cane da lavoro che necessita di grandi spazi, pena lo sviluppo di un certo nervosismo e aggressività.
Insofferente alle costrizioni di un addestramento, può, invece, essere educato e sviluppare così un rapporto molto profondo e affettuoso con il suo padrone e con tutti i membri della famiglia.
Se il cane viene utilizzato per la guardia, con pochi contatti con gli esseri umani, sarà portato a considerare eventuali intrusi con un atteggiamento guardingo, percependoli come pericoli.
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