Alla fine del XIX secolo, l’avvento dell’industrializzazione stava velocemente eliminando la pratica della pastorizia, con progressiva sparizione dei cani da pastore. Un gruppo di cinofili cercò quindi di salvare questo tipo di razze, portatrici di un ricco e prezioso patrimonio genetico. Il comandante di cavalleria Friederich Von Stephanitz, incrociando alcuni dei cani da pastore nativi (pastore del Württemberg, di Turingia e della Svevia) avviò il processo che portò alla nascita del Pastore Tedesco.
L’enorme capacità collaborativa e la grande intelligenza di questo cane lo fecero ben presto amare da tutti. Ma è solo dopo la fine della seconda guerra mondiale che assistiamo a un vero e proprio boom della razza. Il successo cinematografico di Rin Tin Tin contribuì in particolar modo al suo dilagare.
L’enorme popolarità spinse gli allevatori a rendere sempre più appetibile il pastore tedesco da un punto di vista estetico, tralasciando però l’aspetto caratteriale e il temperamento. Venne così creata una precisa distinzione: cani da bellezza e cani da lavoro.
Il riconoscimento ufficiale della razza avvenne nel 1898.
Aspetto e caratteristiche
Il pastore tedesco è un cane robusto, molto muscoloso e allungato. La tipica “discesa” della schiena verso il posteriore è dovuta dagli arti. Questi sono, infatti, angolati in modo da garantire una spinta posteriore e un allungo anteriore notevoli.
La testa è proporzionata al resto del corpo, lievemente larga e asciutta. Le orecchie sono di dimensioni medie e vengono portate erette.
Gli occhi a mandorla sono leggermente obliqui, il colore deve essere il più scuro possibile.
La coda è lunga fino al garretto.
Il pelo è corto e duro, con sotto pelo folto; gli individui a pelo lungo sono stati riammessi allo standard solo nel 2011, tuttavia con valutazioni diverse.
Il colore del manto può essere nero, grigio con o senza focature.
La taglia varia dai 60-65 cm per i maschi ai 55-60 cm per le femmine.
Carattere e attitudini del Pastore Tedesco
Per analizzare il carattere del pastore tedesco è necessario creare una suddivisione in Pastori Tedeschi da bellezza e Pastori Tedeschi da lavoro.
• Da bellezza: Sono dei veri e propri divi, bellissimi e molto nobili. Il carattere è dei più pacifici, sono molto attenti alle dinamiche famigliari e hanno un forte attaccamento nei confronti dei proprietari. Potrebbero tranquillamente saltare addosso a un ladro o a un aggressore… per fargli le feste. Ha sempre voglia di “fare cose” assieme al proprietario e per questo alle volte diventa leggermente “rompiscatole”. Molto adatto per i bambini, purché siano in grado di mettere in atto una comunicazione corretta.
La bellezza per questi cani (o meglio, per i proprietari) è tutto, ma proprio l’estremizzazione di questa caratteristica ha portato ad alcune problematiche che possono rivelarsi molto gravi, prima fra tutte la displasia dell’anca. Si tratta di una patologia ereditaria alle articolazioni sempre più diffusa, risolvibile solo attraverso un’attenta selezione genetica che non tenga conto di altri parametri.
• Da lavoro: Analizzando invece il carattere del Pastore Tedesco da lavoro tutto cambia radicalmente. Sono cani “estremizzati”, con un carattere particolarmente difficile e soprattutto devono lavorare. Questa estremizzazione del carattere ha portato a una elevata aggressività e a una capacità di lavoro enorme. Non sono adatti ai bambini e in generale non apprezzano gli estranei. Sono sempre pronti a difendere il proprio padrone da qualsiasi minaccia….scelta esclusivamente da loro. Cappelli, vestiti strani e lunghi diventano automaticamente una seria minaccia da eliminare (da qui il mito del cane che odia il postino). Tuttavia, in seguito a un lavoro continuo, ci troveremo a fianco un cane solido, serio e fedelissimo. Chi decidesse di portare a casa un Pastore Tedesco di questo tipo deve prima valuare la quantità della propria esperienza per evitare situazioni veramente spiacevoli.
• Equilibrati : Questo tipo di pastore tedesco è ormai in via di estinzione e pochi allevatori ormai li seguono. Sono quelli veri, belli (ma non bellissimi) e in grado di lavorare (ma non in maniera estrema). Hanno una solida pazienza e una grande capacità collaborativa. Sono adatti ai bambini e al tempo stesso intervengono in difesa dei proprietari, tuttavia con una solida differenza: non sono inutilmente mordaci. Potrebbero fare un ringhiotto ai Carabinieri, Polizia, Postino, Preti etc. ma mai attaccarli. Sono in grado di compiere qualsiasi mansione.
Questa suddivisione dovrebbe dircela lunga su come la selezione e l’allevamento non dovrebbero essere mirati esclusivamente al “vendere” o al “lavorare in maniera estrema”. Il pastore tedesco ha subito questa spaccatura proprio a causa della suddivisione fra gli estremisti del cane da lavoro e quelli del cane da bellezza. I pochi che allevano pastori tedeschi in maniera equilibrata e costante stanno lentamente scomparendo, lasciando il posto a fanatismi sempre più preoccupanti per il futuro della razza.
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