Che le piante negli ambienti chiusi donino armonia e tranquillità è risaputo. Una ricerca condotta dalla State University di New York mostra che le piante hanno anche importanti effetti benefici sull’aria che respiriamo in casa e negli uffici, ripulendola dagli agenti inquinanti presenti.
Secondo quanto emerso dallo studio, infatti, alcune specie sarebbero in grado di rimuovere dagli ambienti chiusi i composti organici volatili (VOCS) – rilasciati, ad esempio, dai prodotti per la pulizia della casa – e persino i residui dispersi nell’aria di alcuni solventi, tra cui l’acetone.
Quali sono le piante migliori
Nel corso della ricerca è emerso che sono 5 le specie di piante che maggiormente riescono a purificare l’aria.
Al primo posto si piazza la Guzmania lingulata, bromelia comune e di facile coltivazione. Anche la Dracaena fragrans, conosciuta anche col nome di tronchetto della felicità, ha spiccate doti purificatrici tanto che è stato notato che questa pianta è in gradi di rimuovere il 94% dei residui di acetone dispersi nell’aria.
A completare la classifica ci sono poi il falangio (Chlorophytum comosum), l’albero di giada (Crassula ovata) e la Consolea falcata, pianta grassa di origine caraibica.
Killer silenzioso
Ogni anno sono oltre 90mila le morti in Europa ricollegabili a patologie sviluppate a seguito dell’esposizione all’inquinamento indoor.
La maggior parte delle persone che trascorrono molto tempo in ufficio o in stanze chiuse riferiscono, inoltre, di avere continui mal di testa e di faticare a respirare. Non sono rari, infine, i casi di allergie della pelle derivate proprio dall’esposizione ai composti organici volatili.
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