Un bimbo di un anno vissuto in Montana 12mila anni fa aiuta a riscrivere la storia dei primi abitanti delle Americhe. Scienziati della Texas A & M University, in Usa, hanno infatti analizzato i resti ossei del piccolo indiano verificando che le sue caratteristiche genetiche sono del tutto comparabili a quelle di molti popoli del Nuovo Mondo.
«Per la prima volta uno studio genetico fornisce importanti informazioni sulla realtà antropologica del primo popolo insediatosi oltre l’Atlantico», rivela Michael Waters, archeologo a capo dello studio. Si tratta di paleo indiani, e della relativa cultura di Clovis (dal nome di un importante luogo di ritrovamenti archeologici situato nel Nuovo Mexico). Gli studi hanno evidenziato che i primi americani giunsero dallo stretto di Bering, in seguito all’incontro e alla fusione fra due popolazioni di lontana origine europea.
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