Standing Rock – North Dakota (USA). Nella giornata della resistenza dei popoli indigeni, 27 manifestanti sono stati arrestati nella Riserva di Standing Rock dove gli indiani del Nord America stanno protestando pacificamente in difesa dei propri territori contro la costruzione dell’oleodotto Dakota Access. Centinaia di tribù indiane sono accampate e lottano contro il progetto di far passare un grande oleodotto sopra alle tombe degli avi – fra questi c’è anche il grande capo dei Sioux Hunkpapa, Toro Seduto – per poi proseguire attraversando il fiume Missouri.
Purtroppo le ultime notizie che ci arrivano da Ivano Carcano, dell’organizzazione italiana “Lo Spirito del Pianeta” non sono confortanti.
«È notizia di ieri – ci scrive Carcano – che la Corte di Cassazione di Washington, purtroppo, ha rifiutato il ricorso degli indiani e oggi, Giornata della resistenza dei popoli indigeni, sono stati arrestati 27 ragazzi.
Abbiamo una brutta sensazione. Ora, dopo la sentenza, Energy Transfer Partner, la compagnia petrolifera texana, avrà più spazio per far intervenire la polizia.
D’altronde i nativi americani mi hanno comunicato che andranno avanti a protestare e conoscendo i metodi che adotta la polizia in queste situazioni, temo per i miei amici».
Ivano Carcano prosegue poi con una constatazione: «Qualcuno, forse, la considera una lotta che non gli appartiene. Ma l’acqua è vita e se il Missouri dovesse inquinarsi, il petrolio arriverà in Atlantico. Dobbiamo credere e difendere la nostra Madre Terra e i nostri figli».
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