Si parla sempre dei grandi problemi che coinvolgono la mia città, ma per una volta invece la notizia è davvero positiva: Roma è la città che presenta in assoluto più aree verdi in Europa.
Questo è quanto emerge dagli studi effettuati dal Dipartimento tutela Ambientale e del Verde del Comune di Roma in collaborazione con la Protezione Civile.
Nel rapporto è evidenziato come, nonostante i numerosi cambiamenti di uso del suolo avvenuti negli ultimi quindici anni, su un’estensione totale di 129.000 ettari ci sono circa 43.000 ettari di verde e circa 50.000 ettari di coltivazioni agricole, per un totale di 13.8 mq/abitante (nel 2004 era di 12.4 mq/abitante).
Il verde urbano di Roma
Il verde pubblico di Roma è suddiviso in parchi e riserve naturali, aree agricole e verde urbano.
I Parchi e le Riserve naturali sono di due tipologie, alcuni si estendono dalla periferia verso il centro come il Parco di Veio, l’Insugherata, la Marcigliana… e altri sono più interni come la Tenuta dei Massimi, la Valle dei Casali o il Pineto. Le aree protette che non sono interamente comprese nel territorio capitolino (Appia antica, Veio, Bracciano – Martignano, Litorale Romano) sono gestite da Enti Autonomi costituiti, mentre per i quattordici parchi il cui perimetro è interamente compreso, la gestione è nelle mani di Roma Natura (istituita con la L.R. n.29/97, che costituisce l’Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette di Roma Capitale). I Parchi e le Riserve naturali sono quelle aree protette dove i principali obiettivi da perseguire sono la tutela, il recupero e la difesa degli habitat e degli equilibri naturali accompagnati da una politica di integrazione tra l’uomo e l’ambiente mediante la difesa dei valori antropologici, storici e delle attività silvo-pastorali.
Il verde pubblico all’interno del tessuto urbano è invece costituito dai parchi urbani, ville storiche, parchi e giardini pubblici, aiuole e zone verdi di arredo per un totale di 3.932 ettari che corrispondono a una dotazione di circa 14,4 mq per abitante (2.724.347 abitanti al 31/12/2009–dati demografici Fonte ISTAT). A questo patrimonio di verde si aggiungeranno altre acquisizioni che andranno a incrementare il verde urbano di 562 ettari nei prossimi quattro anni.
Infine, le aree agricole di Roma sono talmente estese e numerose che Roma è anche definita come il più grande comune agricolo d’Europa. L’Amministrazione Capitolina gestisce direttamente due aziende agricole: la tenuta del Cavaliere e Castel di Guido per un totale di circa 2.300 ettari.
Un patrimonio spesso sottovalutato
Alla luce di quanto detto, pertanto, risulta che Roma possieda un patrimonio, in termini di territorio ancora affrancato dall’urbanizzazione, che non ha pari rispetto alle altre grandi metropoli europee. In base al nuovo Piano Regolatore generale i due terzi del territorio comunale costituiscono l’attuale Rete Ecologica cittadina, un sistema molto articolato e funzionale di aree naturali protette, aree verdi urbane (ville storiche, giardini, alberate stradali…), aree golenali (Tevere, Aniene, fossi affluenti) e aree agricole. Sono aree verdi libere che nel loro insieme rappresentano una superficie pari al 67% dell’intera superficie di Roma Capitale.
Tutti conosciamo il grande valore storico attribuito a questa città ed è un orgoglio per me sapere che tali bellezze archeologiche siano contornate da un patrimonio verde che non ha pari in Europa per estensione e diversificazione di ambienti naturali che conservano la presenza di oltre 1300 specie vegetali, 5200 specie d’insetti e altre 170 specie fra mammiferi, uccelli, anfibi e rettili.
È proprio il caso di dire che è una Roma Verde!
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