Favorire un maggior contatto con la natura anche a scuola, promuovendo tempo di qualità speso all’aperto e negli orti.
È questo l’obiettivo del disegno di legge Scuole Verdi che è stato portato avanti negli anni dalla Lipu e che nei giorni scorsi è stato depositato al Senato; a raccogliere l’appello della Lipu è stata la senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà.
Più tempo all’aperto
Obiettivo del testo quello di riqualificare gli spazi scolastici in modo da far trascorrere agli alunni delle scuole primarie più tempo all’aperto grazie a giardini, orti e aree verdi. Meno cemento, dunque, e più verde che, come sostenuto anche da psicologi infantili e pediatri, favorirebbe maggior benessere in questa fascia d’età.
Cosa prevede il testo
Il disegno di legge Scuole Verdi è composto da quattro articoli, che prevedono il riconoscimento istituzionale del verde come elemento fondamentale del percorso educativo e formativo nella scuola primaria, la promozione concreta di adeguati spazi verdi nelle scuole primarie italiane, l’emanazione di un decreto ad hoc da parte del Ministero dell’istruzione e la necessaria copertura finanziaria per svolgere i progetti.
«Quello del deficit di natura è un problema serio che non va affatto sottovalutato. Il deposito del disegno di legge al Senato deve rappresentare un cambio di strategia che metta l’Italia al passo con i paesi più avanzati che da tempo progettano e realizzano scuole ricche di verde», ha dichiarato Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu.
L’esempio che viene dagli USA
Ad ispirare la proposta è stato l’esempio del movimento statunitense No child left inside che promuove la presenza di spazi verdi all’interno delle scuole e che ha ottenuto già da tempo il supporto del Governo degli Stati Uniti.