L’acqua è circa 1000 volte più densa dell’aria e ciò si traduce in una resistenza elevatissima all’avanzamento di un mezzo che si muove in essa.
Gli attuali sottomarini hanno velocità massime di circa 75 km/h e i siluri più veloci non superano i 110 km/h. Poiché nell’acqua il suono viaggia a oltre 5000 Km/h, con le attuali tecnologie è impensabile superare questa barriera.
Tra l’altro il suono nell’acqua si diffonde in maniera assai più veloce che nell’aria (dove viaggia attorno ai 331,45 m/s a 0 °C, pari a 1.193,04 Km/h) perchè nei gas e nei liquidi la trasmissione dell’energia sonora avviene con un’onda elastica: una successione di compressioni e rarefazioni del fluido nella direzione di propagazione del suono. La rapidità con la quale ogni strato si comprime e si riespande dipende dalla comprimibilità del fluido: meno lo strato è comprimibile, prima cederà l’energia al successivo. Poiché l’acqua è 10 mila volte meno comprimibile dell’aria, ecco che in essa il suono si propaga più velocemente che nell’aria.
Oltre i 180 km/h si manifesta il particolare fenomeno della “supercavitazione”: intorno al mezzo che avanza, la pressione scende al di sotto della tensione superficiale di vapore dell’acqua e si sviluppa una bolla d’aria, facendo ridurre la resistenza idrodinamica. In tal modo è possibile raggiungere in acqua velocità di 360 km/h. Sulla base di tale principio in Russia è stato sviluppato un nuovo tipo di super-siluro con motore a razzo che ha superato i 400 km/h. Si chiama Shkval (squalo) e non ha rivali.
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