Nome
Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus)
Descrizione
Gli adulti hanno fronte, vertice e nuca marrone scuro, parti superiori delle ali e del dorso color ardesia, mento, gola e parte superiore del petto bianchi, parte inferiore del petto e ventre castani. Tipico abitatore dei torrenti di montagna, nelle cui acque si immerge alla ricerca di invertebrati.
Fenologia
In Italia è sedentario e nidificante. In caso di gelate che gli impediscano di tuffarsi in cerca di cibo si sposta a quote inferiori.
Habitat
Abita esclusivamente corsi d’acqua non troppo profondi a elevata velocità di scorrimento delle acque, con poca o pressoché assente vegetazione acquatica, in cui sono ben rappresentati pareti rocciose, grossi massi, ma anche manufatti artificiali quali ponticelli, piccoli sbarramenti e muri di sostegno in pietra, utilizzati per la nidificazione in quanto spesso risultano più accessibili rispetto a fessure o cascate naturali.
Distribuzione
La specie è diffusa nel Paleartico attraverso Europa, Africa settentrionale e Asia, fino all’Himalaya e alla Cina.
In Italia la specie è più comune e diffusa sulle Alpi; è ben rappresentata sull’Appennino centro settentrionale, scarsa e localizzata su quello meridionale e Sicilia, rara in Sardegna. In Italia sono stimate 4.0008.000 coppie.
Stato di conservazione
Specie con stato di conservazione favorevole in Europa. I principali fattori di vulnerabilità sono dovuti alla cementificazione degli argini dei corsi d’acqua, alle improvvise variazioni di livello degli stessi durante il periodo riproduttivo, specialmente per piene improvvise create dal rilascio di acque dalle dighe idroelettriche, al disturbo antropico delle attività di canoismo e di pesca. Aumenti di acidità delle acque sono apparentemente molto dannosi. Poiché é strettamente legato ai corsi d’acqua la specie è fortemente condizionata dal loro grado di inquinamento.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri