Nel cortile del Politecnico di Torino si può assistere all’insolito spettacolo di una barca con le vele spiegate: il team studentesco Polito Sailing Team presenta il suo primo prototipo di barca a vela ecosostenibile da regata, Eva. Il team è nato a novembre dello scorso anno dalla passione di circa trenta studenti di ingegneria. L’obiettivo: progettare e realizzare una barca a vela da competizione per partecipare alla 1001VELACup. Così è nata Eva, una barca con scafo di 4 metri e mezzo costruita con materiali innovativi e naturali; oltre all’aspetto sportivo, la competizione richiede infatti il rispetto di regole rigide in merito ai materiali utilizzati, che devono essere per almeno il 70% del peso dell’imbarcazione di origine naturale. Il team, coordinato dalla professoressa Giuliana Mattiazzo del Dipartimento di Meccanica, ha puntato proprio sul materiali innovativi: lo scafo è realizzato con un “sandwich” di balsa e fibra di lino, mentre per la coperta e la struttura interna è stato utilizzato il compensato okumè e la fibra di vetro. In entrambi i casi si è scelto di sperimentare una resina epossidica realizzata con materie prime provenienti da materiali riciclati e biomasse.
Come una start-up
Lo studio fluidodinamico e strutturale ha permesso agli studenti di apprendere l’utilizzo di un software di disegno e simulazione, mentre per la realizzazione del piano velico il team si è appoggiato alla veleria Ulman Sails di Trieste. Proprio il rapporto con aziende e imprese del settore permette ai ragazzi di confrontarsi quotidianamente nei rapporti con fornitori e sponsor, proprio come in un’impresa nascente.
Il team, infine, si è messo alla prova in gara, centrando l’obiettivo della partecipazione alla 1001VELACup (dal 18 al 20 settembre scorsi a Rimini), regata tra università italiane: il risultato è stato positivo, con un terzo posto nel Trofeo Paolo Padova e un piazzamento all’ottavo posto nella classifica generale. Ora il team guarda al futuro e, oltre a presentare questi risultati, cerca nuovi studenti interessati a lanciarsi in questa sfida, per realizzare nel corso del prossimo anno accademico un’imbarcazione ancora più performante, concentrandosi ancora una volta sull’utilizzo di soluzioni ecosostenibili e innovative.
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