La Posidonia oceanica è una pianta acquatica endemica del Mar Mediterraneo che svolge un ruolo chiave sia nella regolazione del clima che nella salvaguardia della biodiversità marina. Le sue caratteristiche sono simili a quelle delle piante terrestri: si presenta con radici, un fusto e delle foglie nastriformi, così lunghe che possono addirittura raggiungere il metro di lunghezza.
Le praterie di Posidonia hanno una grande importanza in Mediterraneo: sia da un punto di vista ecologico poiché le vaste praterie offrono rifugio e sono un sito di riproduzione e cibo per moltissime specie endemiche tutelando la biodiversità. Questi ecosistemi ospitano circa il 25% delle specie viventi nel nostro mare: 1 ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse.
La posidonia, nota anche come “il polmone del Mediterraneo”, ricopre un ruolo fondamentale nella produzione di ossigeno: un solo metro quadrato di prateria di posidonia è in grado di produrre 20 litri di ossigeno al giorno. A questo si aggiunge ’alto tasso di assorbimento di carbonio: si stima che solo queste praterie abbiano immagazzinato tra l’11 e il 42% delle emissioni di CO2 di tutti i Paesi mediterranei dall’inizio della rivoluzione industriale fino a oggi.
Infine, la presenza di Posidonia contribuisce a consolidare il fondale sottocosta, grazie allo sviluppo dei fusti e delle radici. Le lunghe foglie arrestano i sedimenti nella colonna d’acqua e ne aiutano la deposizione e costituiscono una barriera che smorza l’energia delle onde, prevenendo l’erosione costiera. Circa un metro quadro di Prateria che regredisce causa l’erosione di circa 15 metri di litorale sabbioso: una perdita tra i 39mila e gli 89mila euro.
Il progetto di riforestazione marina di Worldrise
Il 21 marzo 2022, in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, Worldrise con zeroCO2, start up che sviluppa progetti di riforestazione ad alto impatto sociale in diverse regioni del mondo, ha dato il via al Progetto Posidonia, che prevede il ripristino di un’area di 100 mq di Foresta Blu a Golfo Aranci attraverso la messa a dimora di 2500 piante posidoniacee. Il progetto è affiancato da iniziative di sensibilizzazione volti a creare consapevolezza sull’importanza della salvaguardia degli ecosistemi marini e in particolar modo della Posidonia oceanica, implementando un progetto educativo con le scuole elementari e medie del territorio.
La fase educativa del progetto si è svolta in collaborazione con EarthEcho International, organizzazione ambientalista no profit fondata dall’esploratore Philippe Cousteau Jr., nipote del noto oceanografo Jacques Cousteau. Il team ha portato l’educazione ambientale nelle scuole locali per coinvolgere i giovani in un percorso dedicato di monitoraggio marino costiero. Successivamente si è svolta l’attività di riforestazione marina vera e propria con la messa a dimora di 2500 talee di Posidonia oceanica, recuperate da quelle espiantate dalle mareggiate. Il progetto, che continuerà per tre anni con un piano di monitoraggio, rappresenta l’inizio di un’importante attività di rigenerazione del Mediterraneo per contrastare la scomparsa della Posidonia, tutelare la biodiversità e ripristinare questo importante polmone blu che si trova nel nostro mare.