Ero uscito solo per fare una passeggiata ma alla fine decisi di restare fuori fino al tramonto, perché mi resi conto che l’andar fuori era, in verità, un andare dentro. (John Muir, La mia prima estate sulle Sierra)
Nel corso delle prossime “puntate”, mi prenderò briga di parlarvi di alcune Strade che raccontano l’anima della mia terra, le sue tradizioni, le storie delle persone che le hanno percorse, come i Cammini Francescani di Sicilia, la Magna Via Francigena, l’antica Trasversale Sicula, l’Itinerarium Rosaliae e la Dorsale dei Nebrodi
Capita talvolta che si esplorino luoghi inesplorati, alcuni belli e pieni di sole, altri bui e poco abitati. Camminando, d’altronde, si può arrivare davvero lontano. Dentro e fuori di sé. Alcune passeggiate riservano al camminatore avventure molto speciali. Raggiungere luoghi fisici che hanno rivestito e rivestono significati irripetibili altrove, è un’esperienza magica. Ma la magia la si porta dentro: solo così la si può scovare per Strada, nei posti più impensabili o una volta giunti a destinazione. Non sono i luoghi a fare le persone, ma le persone a raccontare i luoghi. E tra queste, la prima persona siamo noi, che ci portiamo dietro. Succede così anche con le persone, quando vediamo spesso nell’altro – in un amico o in una compagna ideale – il riflesso delle nostre esperienze e dei nostri passi nel mondo.
Per questo – e per molto altro di cui tratteremo in seguito – non parlerò sempre di Santiago, ma di altri itinerari in giro per l’Italia (vie da percorrere a piedi in Sicilia, Lazio, Toscana, e in Abruzzo come il Cammino dei Briganti). Rotte più o meno conosciute per esplorare ed esplorarsi.
Inizierò raccontandovi della mia Isola, la Sicilia: un luogo magico e maledetto sotto molto aspetti. Qui la Natura è rigogliosa e imponente (anche se poco rispettata) e, negli ultimi anni, studiosi, guide naturalistiche, geologi, ambientalisti, giornalisti e associazioni si sono dati da fare per valorizzare un patrimonio inestimabile fatto di luoghi, volti e itinerari antichi. Nel corso delle nostre “puntate”, mi prenderò briga di parlarvi di alcune Strade che raccontano l’anima della mia terra, le sue tradizioni, le storie delle persone che le hanno percorse, come i Cammini Francescani di Sicilia, la Magna Via Francigena (a proposito della quale in questi giorni uscirà una bella guida di Terre di Mezzo scritta da Davide Comunale), l’antica Trasversale Sicula (480 chilometri di trazzere da Kamarina a Mozia), l’Itinerarium Rosaliae, la Dorsale dei Nebrodi e di alcune bellissime regie trazzere siciliane. Ma non dimenticherò di raccontarvi con immagini e parole anche di alcuni incantevoli sentieri a Favignana, Marettimo (non a torto considerata l’isola del trekking), Pantelleria e Lipari. Non parleremo solo di luoghi ma anche di volti, perché ci faremo raccontare le storie di queste strade da coloro che le hanno recuperate, tracciate e amate col cuore e coi piedi.
La prossima volta – nel primo “episodio” – vi parlerò dei Cammini Francescani di Sicilia, sei percorsi che collegano conventi e monasteri e che ho camminato personalmente, immergendomi nell’incanto della Natura dell’Isola: centoventi chilometri distribuiti su ben cinque province sicule. Sentieri individuati risalendo alla memoria di passi antichi, come quello di San Felice da Nicosia o del Beato Arcangelo da Calatafimi, o recuperando alcune regie trazzere e antichi sentieri utilizzati nei secoli passati dai frati durante le loro predicazioni. Percorsi molto diversi tra loro: alcuni semplici e di poche ore, altri ben più lunghi e impegnativi con diversi dislivelli altimetrici.
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