È stata un’intensa settimana di workshop organizzata dal Parco del Ticino e Politecnico di Milano quella dei 30 studenti giunti in Italia da diversi Paesi del mondo, assieme ai loro docenti, per osservare, studiare e condividere strategie e linee di intervento assunte in questi anni dall’Ente Parco.
La presidente Cristina Chiappa ha così tirato le somme del lavoto svolto: «Viene ribadita la grande rilevanza naturale di uno dei polmoni naturali più importanti della Lombardia e l’interazione col mondo accademico».
Oggetto di studio sono stati i fabbricati rurali e la loro evoluzione, in un felice connubio tra competenze scientifiche e tecniche proprie della cultura degli studi in Architettura e quelle proprie della Progettazione del paesaggio e delle Scienze agrarie.
Le visite sul posto hanno consentito di raccogliere le esigenze di trasformazione delle aziende agricole nel rispetto delle strutture storiche, con uno sguardo in avanti, puntando all’innovazione e allo sviluppo sostenibile. Al centro della riflessione c’è il tema dei fabbricati agricoli – sia nuovi, sia da recuperare –che siano integrati nel paesaggio, energeticamente efficienti ed economicamente sostenibili. Una sfida molto stimolante sia per gli studenti internazionali (in prevalenza cinesi, turchi, nord e sudamericani, ma anche indiani e iraniani), sia per quelli italiani.
Il team del progetto
Ad affiancare gli studenti sono in prevalenza docenti del Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito: Laura Daglio, tecnologia dell’architettura; Valeria Pracchi, restauro ed efficientamento energetico dei fabbricati storici; Lionella Scazzosi, tutela e valorizzazione del paesaggio; Camilla Lenzi, economia del patrimonio storico; Domenico Chizzoniti, progettazione dell’architettura. Assieme a loro Giorgio Provolo ed Elisabetta Riva, docenti di costruzioni rurali alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano.
Il miglior progetto migliore sarà scelto da una Commissione di valutazione, di cui faranno parte i docenti e anche esperti e soggetti esterni, tra cui il Direttore del Parco. Alla cerimonia di premiazione, prevista nella prima settimana di ottobre, parteciperà anche la Presidente Cristina Chiappa.
«È stato emozionante, per me che rappresento il primo Parco regionale italiano nato nel 1974, salutare e dare il benvenuto a studenti arrivati da tutto il mondo». Così si è rivolta agli studenti Cristina Chiappa, presidente del Parco del Ticino. «Oltre ad essere uno scrigno di bellezza e immenso valore naturale, il Parco è da sempre orientato alla collaborazione e al confronto col mondo universitario. La nostra missione, infatti, è quella di accrescere le competenze, le conoscenze e l’interazione con chi ogni giorno studia il modo migliore di conservare e valorizzare, in modo dinamico e sfruttando tutte le opportunità che la contemporaneità ci offre, tutti quesi territori di elevato pregio ambientale. Conoscere, sapere, studiare, innovare: il Parco del Ticino è nato con queste finalità e a quasi mezzo secolo da allora continua ad assolvere questa funzione essenziale» ha concluso la Presidente.
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