Si festeggia oggi, in tutto il mondo, la Giornata internazionale delle donne.
La tradizione di regalare un mazzo di mimosa (Acacia dealbata) è, però, tutta italiana. La scelta è stata fatta proprio 70 anni fa, nel 1946, quando i fiori gialli hanno preso il posto delle violette, ancora oggi regalate in molti altri paesi in occasione di questa ricorrenza, ma considerate troppo costose per celebrare una festa tradizionalmente proletaria.
Secondo la tradizione degli Indiani d’America, inoltre, i fiori gialli della mimosa rappresentano la forza e la femminilità.
Infine, la mimosa inizia a fiorire a marzo, in concomitanza con la festa della donna.
Coldiretti: “Calo del 30%”
Tuttavia, le temperature anomale di quest’anno hanno messo in ginocchio la produzione delle mimose. Secondo Coldiretti, infatti, l’inverno particolarmente caldo ha portato a una riduzione del 30% del raccolto. Le prime mimose hanno iniziato a fiorire già a dicembre e la produzione è stata decurtata a causa dell’anticipo di maturazione.
Secondo le stime di Coldiretti in occasione della Festa della donna saranno almeno 10 milioni i ramoscelli di mimosa regalati, con un costo che oscilla dai 2 ai 15 euro, a seconda della grandezza e della qualità. Il 90% delle mimose regalate è coltivato in Liguria, nella provincia di Imperia.
I consigli per farla durare a lungo
Per fare durare le mimose più a lungo basta seguire qualche semplice accorgimento. Innanzitutto è opportuno rimuovere i fiori dall’involucro di plastica in cui vengono generalmente regalati. Successivamente bisogna mettere a bagno le mimose in acqua pulita, meglio se inacidita con l’aggiunta di un paio di gocce di limone. La mimosa va posizionata in piena luce e in un ambiente preferibilmente umido. Un altro consiglio è quello di vaporizzare acqua fresca sui fiori, poiché la mimosa rilascia molta acqua durante la traspirazione, dunque, la grande perdita di liquidi potrebbe farla seccare presto.
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