Sapevo della confidenza delle marmotte in certe zone turistiche, ma non avrei mai immaginato che arrivasse a tanto.
Una mattina, giunto nei pressi del ghiacciaio del Grossglockner, in Austria, avvisto un gruppetto di marmotte a una ventina di metri da me. Appoggio lo zaino a terra e mi appresto a montare il teleobiettivo sulla reflex per fotografare gli animali senza disturbarli troppo. Non faccio in tempo ad aprire lo zaino che in un attimo le marmotte si precipitano di corsa a curiosare tra la mia attrezzatura. Rimango stupefatto. Sorrido divertito di quest’insolita situazione, anche se non sono certo queste le condizioni fotografiche che prediligo. Il problema è che non so davvero come fare per allontanare le bestiole quel tanto che basta per fotografarle senza riprendere i miei piedi. Fortuna vuole che alcune marmotte inizino a bisticciare e a non essere più interessate al mio zaino, visto che non contiene carote, ma freddi oggetti metallici. Riesco così ad ottenere qualche scatto interessante con l’obiettivo grandangolare, non senza fatica però perché, nel frattempo, si sono avvicinati alcuni turisti che rischiano di entrare nella scena. Poi uno di loro estrae dallo zaino qualcosa di davvero irresistibile, un sacchetto delle famigerate carote, e con la stessa velocità con cui mi erano piombate addosso, le marmotte in un istante mi abbandonano per seguire il loro nuovo “amico”. Approfittando di quella situazione, riesco a fare loro ulteriori scatti mentre infuria una lite per la merenda.
Le marmotte di quell’area sono talmente abituate a ricevere cibo dall’uomo che non lo temono affatto e purtroppo rischiano di mangiare alimenti non proprio naturali. Le carote, ovviamente, non producono danno, ma spesso tra i “doni” compaiono purtroppo anche biscotti e cracker.
Per le fotografie ho usato una reflex FX, un fisheye da 15 mm e un grandangolare zoom 18-35 mm.
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