I recenti fenomeni climatici che hanno contraddistinto l’Oceano Atlantico, con la formazione simultanea di tre uragani diretti verso le coste degli Usa, rinfocolano l’eterna diatriba sulla responsabilità o meno dell’uomo nella genesi degli eventi estremi.
È un dato di fatto che le temperature medie sul pianeta siano cresciute, ed è altrettanto vero che fenomeni come uragani, alluvioni e lunghi periodi di siccità, si stiano perpetrando con maggiore frequenza.
Ma, appunto, quanto è verosimile la relazione fra pressione antropica ed eventi estremi? Gli esperti del Gruppo intergovernativo del cambiamento climatico (IPCC) delle Nazione Unite azzardano una percentuale: «L’influenza umana è quella dominante e lo possiamo affermare con il 95% di probabilità».
I motivi? L’utilizzo dei combustibili fossili, la deforestazione e l’allevamento di bestiame.
Questo tipo di attività incrementerebbero a dismisura i valori di anidride carbonica e metano nell’aria, le due principali molecole legate alla capacità atmosferica di trattenere i raggi infrarossi, determinando un aumento delle temperature. Per quanto riguarda l’anidride carbonica si stima che la sua concentrazione superi del 40% il livello registrato all’inizio dell’era industriale. Oggi la temperatura media globale è più alta di 0,85 gradi rispetto a quella registrata per la prima volta nel 1850. Ma i pareri sono controversi e c’è chi si oppone alle tesi formulate dall’IPCC. Gli scienziati della Duke University in North Carolina, Stati Uniti, per esempio, ritengono che le immissioni di gas serra nell’atmosfera a opera dell’uomo siano sovrastimate. «Il clima è influenzato certamente dall’uomo, ma anche da fattori naturali legati per esempio ai vulcani o ai moti planetari».
E si guarda, in effetti, proprio al cosmo per spiegare come mai negli ultimi 400mila anni la temperatura media planetaria sia regolarmente cambiata nel tempo, determinando l’alternanza fra periodi glaciali e interglaciali.
Qual è la differenza fra ieri e oggi? Si pensa che possa essere il tempo: il surriscaldamento globale è avvenuto anche in passato, ma non si è mai instaurato in modo così repentino. E di fronte a questa considerazione è difficile escludere a priori le attività della nostra specie.
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