di Daniele Paganelli*
La Giunta di Regione Lombardia ha deciso che entro il 20 marzo 2020 verrà abbattuto il 10% della popolazione regionale di cormorani (Phalacrocorax carbo), per difendere la pesca sportiva e professionale nella Regione.
In particolare, è stato autorizzato l’abbattimento di 993 esemplari di cormorano nelle province di Varese, Como, Lecco, Bergamo e Brescia.
Questo tipo di attività non è certo nuovo per la Lombardia; infatti, già in passato erano state fatte delle azioni di contenimento contro questa specie che, quando raggiunge densità molto elevate, può anche essere ritenuta una delle cause di riduzione della fauna ittica autoctona (ma anche alloctona, senza distinzione).
È fondamentale però sottolineare una cosa: il cormorano non è una specie aliena, al contrario di quanto avrebbe dichiarato l’assessore Fabio Rolfi, come riportato da ANSA.it. Al contrario, il cormorano è una specie nativa europea che sta allargando il suo areale di distribuzione grazie al divieto di caccia di questa specie e ai cambiamenti climatici.
Senza entrare nel merito delle decisioni politiche regionali sulla gestione di questa specie che effettivamente può rappresentare una minaccia per l’ittiofauna ma solo se associata ad un elevato impatto antropico dei nostri corsi d’acqua. Si pensi al livello di inquinamento delle acque dei nostri fiumi o alla loro frammentazione ambientale dovuta agli sbarramenti.
Da un punto di vista strettamente ecologico però serve una precisazione: una specie nativa (o autoctona), difficilmente diventa “invasiva” perché la sua densità viene regolata dall’ecosistema, raggiungendo quindi un equilibrio con le altre specie.
In conclusione, questa notizia rappresenta un altro chiaro esempio su come l’aumento della consapevolezza sulle specie aliene sia un punto cruciale su cui concentrarsi e come i conflitti di interesse rappresentino un vero problema anche quando non si parla di specie aliene.
*Daniele Paganelli, PhD. Lombardy Foundation for the Environment – University of Pavia – Department of Earth and Environmental Sciences.
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