Il granchio blu (Portunus segnis) è arrivato nel Mediterraneo. Sono infatti numerose le segnalazioni che riferiscono la presenza del crostaceo nella zona centrale del Mare Nostrum.
Una presenza poco gradita e della quale si è discusso nel corso dell’incontro tra il presidente del distretto della pesca e crescita blu, Giovanni Tumbiolo, e il sottosegretario del governo tunisino con delega al mare, Abdallah Rabhi.
Crostaceo vorace
In Tunisia, dove la presenza del granchio blu è ormai fissa, questa specie aliena sta creando non pochi problemi ai pescatori. Si tratta, infatti, di un animale particolarmente vorace, che ha già fatto crollare la produzione di gamberoni e che sta sconvolgendo gli equilibri ecologici dell’ecosistema nel quale si è insediato.
Alcuni esemplari di granchio blu, inoltre, sono stati pescati nelle acque del Mediterraneo centrale a 80 metri di profondità, segno che l’animale sta allargando la propria zona di presenza.
Originario dell’Oceano Indiano
Il granchio blu deve il suo nome alla peculiare colorazione color zaffiro delle sue chele. Originario dei mari caldi dell’Oceano Indiano e del Golfo Persico, questo artropode parrebbe essere arrivato passando dal Canale di Suez, attratto anche dalle correnti caldi dei nostri mari.
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