La Lombardia dichiara guerra ai cormorani: sono troppi, mangiano troppo pesce e per questo dovranno essere abbattuti.
Il provvedimento è stato preso dalla Giunta regionale che ha autorizzato l’abbattimento selettivo della specie.
«L’incremento in Lombardia del cormorano ha determinato la riduzione di una quota sempre più significativa negli stock ittici, con effetti dannosi sulle produzioni e sulle attività di pesca professionale e sportiva» si legge nella nota diffusa dalla Giunta.
Un danno per la pesca
La “colpa” dei cormorani è di entrare in competizione coi pescatori, arrivando a mangiare anche mezzo chilo di pesce al giorno.
«È necessario difendere l’ecosistema dall’effetto devastante delle specie alloctone in sovrannumero – spiega l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi –. Il cormorano non solo contribuisce in maniera drastica alla diminuzione dello stock ittico, ma è causa anche di ferimento dei pesci, il che li rende suscettibili alle malattie e spesso li induce ad abbandonare settori di habitat occupati, anche in momenti strategici quali la riproduzione o il periodo di rifugio invernale».
Rolfi ha poi precisato come gli abbattimenti saranno seguiti da una commissione dedicata.
Ne sarà ucciso il 10%
Gli abbattimenti saranno messi in atto dal corpo di polizia e sono stati autorizzati sul territorio delle provincie di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Varese.
Complessivamente, saranno abbattuti quasi mille individui della specie, pari al 10% della popolazione complessiva di cormorani presente in Lombardia.
«I termini temporali indicati per gli abbattimenti, vale a dire dal primo ottobre 2019 al 15 marzo 2020, coincidono con i periodi di massima presenza del Cormorano in Italia e minimizzano la sovrapposizione con migrazione e nidificazione delle altre specie ornitiche» conclude la Regione.
Al fine di non superare il numero massimo di capi abbattibili, sarà effettuato un monitoraggio dei capi abbattuti da parte della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia.
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