È una vera e propria invasione quella in atto a Madrid dove i parrocchetti dal collare stanno rimpiazzando le specie autoctone.
Secondo le stime della autorità locali, il numero dei piccoli volatili verdi è salito da 9mila a 12mila in appena tre anni.
Nella capitale spagnola sono diventati davvero troppi e, per questo, si stanno studiando metodi per limitarne il numero.
Saranno sterilizzati
La proposta è quella di sterilizzare i parrocchetti, oppure togliere le uova dal nido non appena deposte. Niente uccisioni di massa, dunque, ma misure necessarie per aiutare le specie locali, sempre più in competizione con gli esotici pappagallini che sottraggono loro cibo e nidi.
Importati negli anni ’90 come uccelli da voliera, i parrocchetti dal collare hanno invaso le città dopo essere stati liberati da alcuni incauti proprietari.
In competizione con l’assiolo
La specie che maggiormente patisce la presenza dei parrocchetti è l’assiolo. Sono stati documentati numerosi episodi, in Italia, di veri e proprio sfratti di nidi compiuti dai pappagallini.
Uno studio condotto dall’Università di Siena e di Firenze ha documentato il fenomeno: in primavera, la ritorno dalle migrazioni, gli assioli non trovano più i loro nidi, occupati proprio dai parrocchetti.
Un problema anche italiano
Anche in Italia, i pappagallini verdi sono presenza stabile nelle città.
Oltre alla biodiversità, la presenza dei parrocchetti potrebbe anche causare danni alla nostra economia agricola: nelle zone di origine della specie, vale a dire Asia e Africa centrale, sulle agricolture è notevole e la loro presenza è vista come una calamità per alcuni raccolti di cereali e frutta, in particolare agrumi.
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