Non esistono fiocchi di neve uguali. Lo sentiamo da sempre e, se si escludono casi eccezionali, la scienza lo conferma: servirebbero condizioni microclimatiche identiche per conferire la stessa forma alle bizzarrie nevose.
Ma ora un nuovo studio consente di spiegare meglio il problema, sbugiardando in parte la consolidata teoria. Come? Compiendo un elenco preciso dei tipi di fiocchi di neve che si possono formare ed elencando le diversità riscontrabili. E’ il risultato di uno studio condotto da un professore di chimica, Andy Brunning.
Dice che ci sono 19 tipi di precipitazioni nevose, per un totale di 53 tipi di fiocchi di neve diversi, a loro volta suddivisibili in 121 sottotipi. «Non sappiamo ancora con precisione perché e come si formano i fiocchi di neve», dice Brunning, «ci arrovelliamo da sempre su questo mistero, ma almeno adesso abbiamo un buon punto da cui partire». In attesa della prossima nevicata che in Italia è prevista per fine di gennaio.
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