Nuevo Saposoa è un piccolo villaggio di poco più di 100 anime arroccato al centro del Perù, nella regione di Pucallpa.
In questa zona – dove il 42% delle popolazione rurale vive senza accesso all’energia elettrica – i black out e i cali di tensione sono all’ordine del giorno. Dal marzo scorso, a causa di un’alluvione, gli abitanti del villaggio si trovavano senza corrente. I bambini erano costretti a fare i compiti al lume di candela o a illuminare la stanza con la luce fioca di una lampada a cherosene, altamente inquinante.
Poi qualcuno ha trovato la soluzione, la pianta che fa luce. Dove? Nelle piante. L’idea di ricavare energia dalla fotosintesi è arrivata agli ingegneri dell’Universidad de Ingeniería and Tecnología (UTEC) durante un sopralluogo a Nuove Saposa. Infatti, perché non sfruttare qualcosa che in queste zone è presente in abbondanza, ovvero piante e terreno? L’idea di fondo è – di per sè – abbastanza semplice. Durante il processo della fotosintesi, le piante rilasciano elettroni. Questi possono essere sfruttati per generare elettricità, che viene immagazzinata in una batteria e permette ad una lampadina led di accendersi.
Plant lamp, questo il nome del progetto, ha un’autonomia di durata di circa 2 ore, il tempo necessario per finire i compiti e concludere le faccende domestiche al calare del sole.
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