Non più luci artificiali ad illuminare la notte di Parigi, ma batteri bioluminescenti. Una scena suggestiva ed ora anche realizzabile, grazie alla start-up francese Glowee, che ha messo a punto un sistema di illuminazione che sfrutta la bioluminescenza dei batteri Vibrio fischeri (quelli responsabili di molti fenomeni di bioluminescenza marina).
Le speciali “luci vive” sono dei contenitori riempiti di un gel che fa da substrato ai batteri; dopo un test andato a buon fine nel mese di dicembre, la Glowee ha iniziato a commercializzare i suoi prodotti, ideali per illuminare negozi, insegne, segnali stradali.
Lo scopo di questo nuovo mercato non è ovviamente quello di rimpiazzare l’illuminazione elettrica, ma quello di alleggerirne il carico, diminuendo l’inquinamento.
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