Analisi delle emissioni di CO2 da parte delle aziende sottoposte normativa ETS in Italia. EcoWay, il primo operatore italiano attivo nella gestione e nel trading dei certificati di CO2, ha presentato il “Report emissioni 2014 – 2015”, ovvero l’analisi delle emissioni di CO2 da parte delle aziende sottoposte normativa ETS in Italia. ETS è il meccanismo europeo dei certificati di emissione (Emission Trading Scheme).
Ecco i principali risultati dello studio.
Le emissioni in Italia
– Aziende italiane, emissioni di CO2 nel 2014: -7,4% rispetto al 2013.
– Il settore alimentare è l’unico settore che incrementa le emissioni CO2 nel 2014: +9%.
– Chimica (-10%), Utility (-9%), Calce e Cemento (-6%), Laterizi (-5%): sono i settori che registrano le maggiori riduzioni.
– La Puglia, con pochi impianti e di grandi dimensioni, è la regione con il livello più elevato di emissioni, pari al 20% delle emissioni totali in Italia. Seguono Lombardia (13,7%) e Sicilia (12%).
– In Europa, Paesi quali Francia, Norvegia, Portogallo e Svezia hanno affiancato provvedimenti fiscali di carbon tax al sistema ETS europeo, che resta comunque il maggior schema di valutazione economica internazionale della CO2.
Il controverso sistema delle “quote”
Nel mondo si diffondono i sistemi basati sul mercato ETS per la gestione delle politiche di controllo dei cambiamenti climatici. La Cina, tra i maggiori emettitori mondiali, ha introdotto 7 schemi pilota e si è impegnata a lanciare uno schema unico nazionale nel 2016. In USA manca un sistema nazionale ma molti stati stanno adottando schemi ETS locali.
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