La puntata precedente sul Drawdown Project aveva introdotto il progetto che individua le soluzioni al cambiamento climatico, suddivise in tre macro-categorie: la riduzione delle emissioni, l’aumento degli assorbimenti e il miglioramento della conoscenza sul cambiamento climatico.
Per ogni soluzione, il progetto stima un valore massimo e minimo di Gt di CO2eq riducibili tra il 2020 e il 2050, riferiti a due modelli di scenari emissivi.
In questa seconda puntata vengono approfondite le soluzioni proposte per la prima categoria, legate alla riduzione delle emissioni di CO2eq in atmosfera, che è obiettivo rilevante per quei 5 settori che più di tutti concorrono all’aumento della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera:
- l’energia elettrica;
- l’agricoltura, il cibo e l’uso del suolo;
- l’industria;
- i trasporti;
- gli edifici.
Il settore dell’energia elettrica
Difficile pensare ad un aspetto della nostra quotidianità in cui non sia presente l’elettricità, direttamente, per fare funzionare apparecchi elettronici, o indirettamente, attraverso gli oggetti che usiamo, per la cui produzione è stata necessaria energia elettrica. È un settore particolarmente impattante in termini di CO2 emessa, poiché l’energia elettrica viene generata per la maggior parte dalla combustione di fonti fossili. Le soluzioni che il Drawdown Project individua per continuare a produrla senza, o limitando, l’impatto climatico riguardano:
- L’aumento dell’efficienza: tra cui la soluzione dell’illuminazione a led risulta quella più rilevante, riuscendo a ridurre, tra il 2020 – 2050, tre le 16,1 e 17,5 Gt di CO2eq
- La scelta di alternative alle fonti fossili, dove sono le turbine eoliche onshore ad essere il rimedio più interessante, permettendo di ridurre tra le 47,2 e le 147,7 Gt di CO2eq.
Il settore del cibo, agricoltura e usi del suolo
Secondo le analisi del progetto, la produzione del cibo e l’agricoltura contribuiscono per il 24% delle emissioni globali, per cui l’obiettivo è quello di ridurre la pressioni sugli ecosistemi continuando a soddisfare la domanda di cibo. Le soluzioni proposte intercettano due dei grandi problemi del settore:
- Lo spreco alimentare e i rifiuti generati: riducendoli si potrebbe contribuire a risparmiare tra le 86,7 e 93,9 Gt di CO2eq;
- L’impiego di pratiche agricole più sostenibili, tra le quali il miglioramento della produzione di riso è la soluzione che ridurrebbe le emissioni di GHG tra le 4 e 5,9Gt nel trentennio considerato;
- La protezione degli ecosistemi, dove la soluzione più incidente risulta il risanamento delle torbiere che farebbe registrare un -25,5/ -40,9 Gt di emissioni di CO2eq.
Il settore dell’industria
Le azioni del settore industriale hanno come obiettivo quello di rendere i processi produttivi, caratterizzati da un sistema lineare, meno impattanti ed energivori:
- Migliorando i materiali utilizzati nei processi, scegliendo quelli meno inquinanti. Il cemento è, ad esempio, molto impattante e sostituirlo con alternative più sostenibili farebbe risparmiare tra le 8 e le 16 Gt di anidride carbonica equivalente;
- Riciclando rifiuti e vedendoli come nuove risorse, che ridurrebbe le emissioni di CO2eq fino a 6Gt tra il 2020-2050;
- Gestendo i gas refrigeranti, diminuendo il contributo al cambiamento climatico per 57,7Gt di CO2eq.
Il settore dei trasporti
Grazie ai progressi in campo tecnologico, gli spostamenti diventano sempre più facili e veloci, ma anche numericamente molti di più. Anche nel settore dei trasporti i combustibili fossili rappresentano la fonte energetica più rilevante, essendo fonti molto disponibili in termini di quantità, rendendo il settore responsabile del 14% GHG emessi a livello globale. Le soluzioni sono quindi orientate a:
- Spingere verso alternative di trasporto sostenibili, in cui troviamo sia interventi sul trasporto pubblico il cui miglioramento può contribuire a ridurre fino a 23,4 Gt di CO2 equivalente, sia sulla pianificazione della Città. La cosiddetta walkable city può aiutare a ridurre le emissioni di 5,5 Gt di CO2eq
Il settore degli edifici
Gli edifici aumentano la concentrazione di GHG in atmosfera principalmente in due momenti del loro ciclo di vita: quello della costruzione, per cui vengono usati materiali a loro volta prodotti emettendo più o meno CO2, e quello dell’utilizzo, in cui siamo coinvolti noi abitanti in prima persona, attraverso le scelte fatte sulla climatizzazione, l’illuminazione, ecc. Le soluzioni per ridurre il contributo al cambiamento climatico del settore riguardano:
- L’efficienza energetica, sia rispetto alla costruzione sia in merito all’uso dell’edificio. Isolare correttamente un edificio può ridurre le emissioni di CO2eq di 14,8 Gt tra il 2020-2050;
- L’uso di fonti energetiche alternative a quelle fossili;
- La gestione efficiente dei gas refrigeranti.
Le azioni di mitigazione delle emissioni di CO2 sono essenziali per affrontare il problema del cambiamento climatico e, sebbene presentate suddivise per settore, sono in realtà interconnesse tra loro. Inoltre, queste dovranno essere accompagnate dalle azioni di assorbimento che saranno approfondite nella prossima puntata.
(continua…)
Fonti
www.drawdown.org/drawdown-review