Si chiama “Acqua Sorgente” il nuovo progetto pluriennale di citizen science lanciato dal Club alpino italiano e ha l’obiettivo non solo di mappare le sorgenti presenti lungo la propria rete sentieristica, ma anche di monitorarle. Il censimento intende, infatti, fornire alla comunità scientifica e all’intera collettività, oltre all’ubicazione delle sorgenti, un pacchetto di informazioni utili quali la variazione della loro portata d’acqua nel tempo e gli altri parametri fondamentali per la loro conoscenza e tutela, tra cui la conducibilità elettrica e la temperatura.
Un progetto nato dalla consapevolezza che i territori montani sono quelli maggiormente vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici e della loro importanza per le risorse idriche su scala nazionale.
Come spiega il coordinatore scientifico Matteo Nigro: «Tra gli effetti principali del cambiamento climatico sulle zone montane vi è lo scioglimento accelerato dei ghiacciai, la diminuzione della copertura nevosa e del periodo di innevamento persistente, oltre all’incremento delle condizioni di siccità, sia per quanto riguarda la frequenza che la durata. In questo contesto, le sorgenti d’acqua montane sono sia una risorsa effettiva per l’approvvigionamento idrico, sia delle sentinelle dei cambiamenti del ciclo idrologico e della ricarica delle risorse idriche».
“Acqua Sorgente” sarà realizzabile grazie alla forza sociale del Cai, che conta oltre 346 mila soci, in grado di effettuare una mappatura completa a partire dai dati già esistenti, realitivi a 117.422 sorgenti presenti nei territori montani di tutta Italia.
Monitoraggio delle sorgenti montane: come si partecipa
Per partecipare al monitoraggio delle sorgenti montane (tutte le informazioni sul sito del Club alpino italiano), è sufficiente scaricare gratuitamente l’App del Sentierista, per mezzo della quale è possibile censire la posizione, la presenza d’acqua e, con l’ausilio di una semplice borraccia, la portata delle sorgenti.
Chi lo desidera può raccogliere inoltre i dati relativi alla conducibilità elettrica e alla temperatura, utilizzando le strumentazioni disponibili presso le sedi delle Sezioni territoriali del Cai.
I dati raccolti saranno liberamente consultabili e messi a disposizione degli enti territoriali e della comunità scientifica nazionale e internazionale.
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