Con un decreto firmato nei giorni scorsi, il comandate in capo degli Stati Uniti Donal Trump ha annunciato investimenti a favore dell’utilizzo di carbone.
La decisione presa sembra voler cancellare in pieno il Clear Power Act sottoscritto dall’amministrazione Obama e che mirava a rendere sempre più diffuso l’utilizzo delle energie alternative.
Il provvedimento, che è un calcio anche agli accordi siglati nel corso della Cop21 di Parigi, mira a ridurre la dipendenza energetica degli Usa da stati terzi.
Inoltre, secondo Trump, la svolta a favore del carbone sarà benefica per l’economia interna, e permetterà di creare nel giro di breve tempo nuovi posti di lavoro.
Il commento del WWF
Il provvedimento siglato da Trump è stato accolto con scetticismo dalle associazioni per la tutela dell’ambiente, che vedono nella decisione a favore dei combustibili fossili un grave passo indietro.
«La retromarcia degli Stati Uniti nei tagli previsti rispetto all’inquinamento da carbonio danneggia non solo il futuro dei nostri figli e nipoti, ma mina la capacità dell’America di competere nella forte crescita della domanda di energia rinnovabile in tutto il mondo – ha detto in una nota Carter Roberts, presidente e CEO del WWF Usa –. Sollecitiamo, quindi, con forza il presidente Trump e la sua amministrazione a sviluppare un piano chiaro ed efficace per rispettare gli impegni iinternazionali sottoscritti dagli Stati Uniti».
Carbone, quali sono i maggiori produttori e consumatori
Secondo i dati del 2015, il maggior produttore di carbone è la Cina, che concorre al 48% delle estrazioni. Seguono gli Stati Uniti (12%) e, alla pari, India e Australia (7%). In classifica compaiono anche l’Indonesia (6%) e la Russia (5%) che è il Paese von le maggiori riserve di questo combustibile.
La classifica dei maggiori consumatori, invece, vede ancora saldamente al primo posto la Cina, che consuma circa 1.713,5 milioni di tonnellate di carbone l’anno. Gli Stati Uniti sono il secondo consumatore di carbone al mondo mentre l’India, al terzo posto, copre ben il 50% del proprio fabbisogno energetico attraverso l’uso di carbone.
Infine, si segnala il trend in crescita del Giappone: questo Paese è il quarto consumatore mondiale di carbone e la richiesta è in aumento.