Studio genetico rivela la nostra attitudine al consumo di alcolici. Stando infatti alle conclusioni di una ricerca incentrata sul gene ADH4, circa dieci milioni di anni fa i nostri diretti progenitori subirono una mutazione genetica che portò alla capacità di assimilare senza problemi etanolo.
Comparve molto prima di quanto supposto, poiché si riteneva che il consumo di materiale vegetale fermentato risalisse a non più di 9mila anni fa. Tutto da rifare, dunque: ben prima che si differenziasse la nostra specie, altri ominidi beneficiarono dell’ebbrezza provocata dal consumo di frutta fermentata.
Ancora oggi animali come gli oranghi non sono in grado di metabolizzare l’alcol, cosa che invece noi assolviamo senza problemi, grazie, in particolare, all’alcol deidrogenasi, enzima che codifica il gene in esame e che scinde le molecole “alcoliche” nell’intestino e nello stomaco.
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