Vedere e accarezzare
Aldo Leopold (1887-1948) formulò l’ipotesi di un’etica della terra che potesse essere un processo intellettuale ed emotivo.
Negli anni Trenta del XIX secolo Leopold acquistò una proprietà nel Wisconsin, dove trascorse le proprie giornate cacciando e osservando l’ambiente circostante; fu in questi luoghi che vide la luce la sua opera più celebre A Sand County Almanac, un vero e proprio almanacco che racchiude l’essenza del susseguirsi delle stagioni di quei territori americani che lentamente venivano sottomessi alle logiche del cosiddetto “progresso” industriale e agricolo; si trattava di uno sviluppo incapace di accettare la convivenza fianco a fianco della vita domestica e della vita selvaggia, in reciproca tolleranza e armonia.
Il disappunto di Leopold si focalizzò sulla cattiva gestione delle aree naturali statunitensi e sullo sfruttamento di massa di queste ultime:
«Ogni nostra tutela della natura selvaggia è destinata a fallire, poiché per prenderci cura dobbiamo poter vedere e accarezzare, e quando in troppi hanno visto e accarezzato non restano più luoghi selvaggi di cui prendersi cura»1.
Fondazione dell’etica della terra
Leopold non si limitò al disappunto e alla critica, ma tentò di maturare una concezione estetica che si potesse estendere dai boschi ai deserti, rinunciando a quelli che egli chiamò trofei artificiali, ponendo fine all’idea che lo svago fosse l’unica utilità del trascorrere del tempo nella natura.
Il punto problematico è costituito dal fatto che la terra non è qualcosa che l’essere umano può ritenere di aver “superato”, e proprio per questo motivo è indispensabile la fondazione di un’etica della terra nella quale vengano allargati i confini della comunità affinché vengano inclusi suolo, acque, piante e animali. Inoltre questo comporterebbe l’assunzione di un’interpretazione ecologica della storia grazie alla quale sarebbe possibile fornire la spiegazione degli eventi storici (comprendendo così anche il presente) risalendo alle interazioni biotiche tra esseri umani e terra, le cui caratteristiche hanno determinato e alterato a loro volta quelle della nostra specie.
Generalmente l’etica sembra poter stabilire ciò che è giusto da ciò che non lo è; Leopold, con la sua proposta di etica della terra, affermò, molto semplicemente, che una cosa è giusta quando tende a preservare l’integrità, la stabilità e la bellezza della comunità biotica; è sbagliata quando mostra una tendenza diversa.
Note
1) A. Leopold, Pensare come una montagna. “A Sand County Almanac”, Prato 2019, p. 113.