Se il 2015 è stato caratterizzato dal El Niño più violento degli ultimi cinque decenni, quest’anno è allarme per l’arrivo della Niña.
A darne notizia è la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) secondo cui le possibilità che l’evento atmosferico si verifichi sono elevatissime: c’è, infatti, il 50% di probabilità che la Niña arrivi nel corso dell’estate e l’80% di possibilità che ciò accada entro l’autunno.
Quali sarebbero le conseguenze di questo evento atmosferico? Sebbene si tratti di due fenomeni meteorologici opposti – El Niño porta a un aumento della temperatura delle acque oceaniche, mentre la Niña le fa abbassare – entrambi causano pesanti scompensi climatici.
A livello globale, la corrente della Niña aumenta la piovosità durante l’inverno in Africa Meridionale, mentre in Africa equatoriale causa la siccità.
Nel Sud – Est Asiatico questo fenomeno porta forti piogge in Indonesia e Filippine e potenti cicloni tropicali che possono raggiungere la Cina.
In Cile e in Perù l’evento climatico causa ondate di calore eccezionali.
Infine, in America del nord aumentano le piogge, soprattutto nello stato della California.
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