Accadia è una cittadina di origine romana situata tra i Monti della Daunia, nella Puglia nord occidentale, al confine con la Campania.
Un angolo della provincia di Foggia poco conosciuto, assai diverso dal mare e dalle coste rocciose del Gargano, come pure dalle grandi pianure coltivate del Tavoliere.
Unica area montuosa pugliese – se si esclude il promontorio del Gargano – i Monti della Daunia costituiscono la fascia preappenninica (subappennino) dell’Appennino Sannita. Di qui scendevano le greggi nella loro transumanza dai monti dell’Abruzzo e del Molise verso le più miti piane del Tavoliere.
Di moderata entità e dalle forme morbide e arrotondate, queste colline sono punteggiate di piccoli borghi d’antiche origini e da boschi secolari, ricchi di insospettabili aree umide.
Alla scoperta di Bosco Paduli e del monte Tre Titoli
L’itinerario si sviluppa per intero nell’area SIC Accadia–Deliceto, cuore di un futuro Parco naturale.
Il percorso comincia poco fuori l’abitato di Accadia. Lungo la ex SS 91 ter per Deliceto una segnalazione per il Bosco Paduli conduce, in pochi metri di sterrato, a un’area attrezzata. Si tratta di una suggestiva piana a 750 metri di altitudine dove si trovano imponenti querce secolari, alcune delle quali ombreggiano tavolini allestiti per i picnic.
Alle spalle dell’area, una strada forestale sale nel Bosco Paduli perdendosi tra le querce e in cinque minuti porta alla Fontana Paduli, nelle cui vasche si nasconde il tritone italico. Attorno la foresta si infittisce, con esemplari di roverella, quercia virgiliana e cerro.
L’acqua che ruscella giù dal monte Tre Titoli porta alla formazione, tra gli alberi, di piccole aree umide temporanee, visibili soprattutto in primavera. Da qui il nome di Bosco Paduli, “palude”.
Continuando lungo il percorso si sale fino al margine del bosco e in prossimità del cippo (954 m), che indica il confine territoriale tra i comuni di Accadia, Deliceto e Sant’Agata di Puglia, si passa all’altro versante del Monte Tre Titoli. Qui, superati i resti di un’antica neviera dove un tempo si conservava la neve caduta in inverno per tenere in fresco d’estate gli alimenti, il paesaggio si apre improvvisamente: le querce si fanno più piccole e prostrate per lasciare il posto ai pascoli sommitali, una prateria bassa e ventosa dove è facile vedere le vacche podoliche, una pregiata varietà locale.
In prossimità della vetta è impossibile non notare le torri eoliche che sorgono anche su altri rilievi. Queste colline sono tra le più ventose d’Italia e hanno visto negli ultimi anni la costruzione di un numero crescente di impianti per la produzione di energia.
In queste praterie, praticamente in ogni stagione, è facile vedere i rapaci che planano a caccia di grilli, rettili e roditori.
Con una breve deviazione, attraverso liberi passaggi tra i pascoli, si può anche raggiungere la vetta del monte Tre Titoli (1030 m).
Sulla strada in cemento che porta al ripetitore RAI sono rimaste impresse le impronte di due giovani lupi. Il predatore frequenta da tempo le aree più inaccessibili dei Monti della Daunia, ma non sono mancati avvistamenti proprio nei pressi di Accadia.
Ritornando sul sentiero, si arriva in località Acquatorta, zona ricca di sorgenti, nei pressi di Agata delle Noci; subito dopo, si incontrano sulla destra le impressionanti Murge di Centra, che nel medioevo fungevano da mura naturali al “Castra di Acquatorta”, andato perduto in seguito al terremoto del 1456 che provocò ingenti danni anche ad Accadia. A questo punto, il percorso rientra nel bosco e si torna in discesa fino alla piana delle querce secolari del Bosco Paduli.
Scheda tecnica
- Per chi: itinerario adatto a tutti
- Lunghezza: 6,5 km
- Durata: circa quattro ore, facendo un po’ di osservazioni naturalistiche
- Dislivello: 250 metri
- Cartografia: una cartina con il sentiero n.5 è disponibile presso il CEA e la Pro-Loco di Accadia.
- Periodo: tutto l’anno, ma i momenti più indicati sono senz’altro la primavera e l’autunno.
- Equipaggiamento: scarpe da trekking e k-way: il Monte tre Titoli è sempre molto ventoso. Da non dimenticare un binocolo per osservare le evoluzioni dei rapaci.
- Numeri utili: Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Subappennino Dauno Meridionale, tel. 0881 986086 (dalle 9 alle 13); Pro Loco Accadia, tel. 0881 986106; Comune di Accadia, tel. 0881 981012.
Come arrivare
Dall’autostrada A16 Napoli-Canosa, per chi arriva da Napoli, uscire a Lacedonia, attraversare Santa Maria d’Olivola e poi per Accadia; per chi arriva da Bari l’uscita è quella di Candela. Per chi proviene da Foggia, superstrada Foggia – Potenza con uscita a Deliceto.
SEMPRE INFORMATI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla Natura, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di rivistanatura.com
Basta inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscriviti”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di Natura! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com