L’ape mellifera è dotata di abilità di orientamento spaziale e di conteggio simili ad alcuni vertebrati. Non solo: come gli esseri umani, malgrado la considerevole riduzione nella dimensione del cervello e nel numero dei neuroni, ordina i numeri nello spazio (Linea Numerica Mentale): i più piccoli a sinistra e i più grandi a destra.
Un nuovo studio, che vede coinvolti ricercatori delle università di Padova, Tolosa e Losanna, ha indagato l’origine di tale figurazione spaziale comune nei vertebrati (umani e animali) e negli invertebrati. La ricerca, dal titolo “An insect brain organizes numbers on a left-to-right mental number line”, pubblicata sulla rivista PNAS, dimostra attraverso una serie di esperimenti che la figurazione spaziale dei numeri è una rappresentazione di natura biologica, comune a sistemi nervosi con origini evolutive distanti. Convergenza evidenziata proprio dal comportamento osservato nelle api.
Le api mappano i numeri in ordine crescente
In un esperimento cruciale si sono selezionati due gruppi di api: uno è stato addestrato a trovare il cibo in prossimità di un pannello raffigurante una singola figura, l’altro gruppo è stato addestrato con cinque figure. Quando le api sono state poste di fronte a due pannelli raffiguranti tre figure, quelle addestrate con una figura si sono dirette verso destra, mentre quelle addestrate con cinque figure si sono dirette a verso sinistra.
Come spiega la coordinatrice Rosa Rugani del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Ateneo patavino: «I nostri risultati mostrano che l’associazione tra spazio e numerosità è coerente tra varie specie, compresi gli esseri umani, supportando l’ipotesi di una rappresentazione numerica radicata nell’organizzazione dei sistemi nervosi lateralizzati, in cui i due emisferi elaborano informazioni in modo differente. La direzione di mappatura da sinistra a destra durante l’evoluzione potrebbe essere stata imposta dall’asimmetria cerebrale, caratteristica comune e antica, che si verifica in una vasta gamma di vertebrati e invertebrati. Questo studio indica dunque che la predisposizione a mappare i numeri nello spazio in ordine crescente è incorporata nell’architettura dei sistemi neurali degli organismi, indipendentemente dalla loro complessità».