Se è vero che “nel clima c’è il destino dell’umanità”, come ha affermato la Cancelliera tedesca Angela Merkel nell’ambito della COP 23 a Bonn, allora è naturale che non sia solo la scienza ad interrogarsi su cause e conseguenze dei cambiamenti climatici, ma anche l’arte inizi a occuparsi di riscaldamento globale. È con questo senso di urgenza e impegno civile che Andreco, artista visivo e ingegnere ambientale, ha presentato a Venezia il suo Climate 04 Sea Level Rise: un wall painting lungo cento metri e alto sei realizzato lungo le rive del Canal Grande, in Fondamenta Santa Lucia, che rappresenta l’innalzamento del livello medio del mare provocato dal surriscaldamento globale da qui al 2200, in base ai dati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), il German advisory council on global change (Wbgu), oltre che gli studi del climatologo Stefan Rahmstorf. Su tutta la superficie, sono riportate le variabili che contribuiscono al fenomeno di innalzamento delle acque, utilizzando le formule matematiche che le descrivono.
Al wall painting si affianca un’installazione costituita da una struttura reticolare in ferro alta 7 metri, che ha la funzione di attirare l’attenzione su quello che c’è sotto: alcune piante autoctone lagunari, che hanno un ruolo fondamentale nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e, dunque, nella salvaguardia di Venezia, come dimostrato dagli studi dell’Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr.
Le opere realizzate da Andreco in collaborazione, tra gli altri, con l’Università Cà Foscari e l’Università Iuav di Venezia, il Cnr – Ismar e la Regione Veneto, costituiscono la quarta tappa di Climate, un progetto ispirato alla ricerche su cause ed effetti del cambiamento climatico, presentato per la prima volta a Parigi in occasione della Cop21 delle Nazioni Unite, e proseguito, poi, nelle città di Bologna e Bari.
«Climate – racconta Andreco – porta alla luce le vulnerabilità dei territori in cui si inserisce: se a Bari il tema principale è stato l’accelerazione dei fenomeni di desertificazione dovuti all’innalzamento delle temperature, a Venezia mi sono concentrato sull’innalzamento del livello del mare, dato che la città è una di quelle maggiormente esposte al rischio di essere sommersa».
Installazioni, performance, video, pittura murale, scultura e progetti d’arte pubblica. Andreco utilizza linguaggi diversi per dare occasione di riflettere e coinvolgere un pubblico, il più ampio possibile, su temi che chiamano in causa tutti, perché i livelli di CO2 continuano a salire – il 2% nel corso di quest’anno secondo i dati presentati alla COP 23 di Bonn – e c’è bisogno di attuare una rivoluzione climatica veloce e ambiziosa per invertire l’attuale tendenza del global warming.
Tutte le informazioni sul progetto climate sul sito www.climateartproject.com e sul sito personale dell’artista www.andreco.org
di Serena Olivetta
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