Di solito si punta ai classici deterrenti, strategie che disincantano le aspettative dei malviventi che così evitano di portare a termine il loro misfatto. Ora però si fa largo una nuova e curiosa possibilità: combattere il crimine con le renne. Come? Sostituendole alle motoslitte per dare la caccia ai criminali.
Stando infatti a uno studio russo, supportato dai membri della polizia locale, i cervidi sono predisposti per correre sulla neve e dunque nessuno meglio di essi è in grado di inseguire eventuali malviventi, per poi stanarli e permettere alle forze dell’ordine di catturarli. Naturalmente tutto ciò è consigliato per le alte latitudini, dove i fenomeni nevosi caratterizzano gran parte dell’anno. E dove si verificano nefandezze legate soprattutto a risse, ubriacature e furti.
Gli studiosi ritengono che le renne (Rangifer tarandus) possiedono zoccoli ideali per sgambettare con rapidità ed efficacia sulle superfici ghiacciate, più di quanto non accada con le motoslitte tradizionali che possono facilmente bloccarsi nella neve. L’apparato visivo delle renne consente inoltre all’animale di muoversi agilmente filtrando i raggi ultravioletti, e dandogli modo di individuare fonti di cibo altrimenti inespugnabili. Al contrario in condizioni di scarsa visibilità la motoslitta può indurre a percorrere tragitti sbagliati e a perdersi nella vastità della tundra siberiana.
La prova, come riporta il quotidiano Izvestia, deriva dal fatto che i malviventi che riescono a farla franca, sono quasi sempre quelli che scappano trainati dagli animali simbolo della notte di Natale.
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