I manifesti che promuovono le sagre di paese spesso rappresentano i maiali e gli altri animali in maniera poco rispettosa e diseducativa, specialmente per i bambini. Per questo, tutti quei poster e locandine che mostrano animali come cartoon, felici di finire allo spiedo ed essere mangiati, devono essere vietati.
L’esempio di Perugia
La battaglia è stata lanciata dalla sezione di Perugia della Lav e ha già portato a un traguardo storico: il nuovo Regolamento comunale per la tutela degli animali prevede nel capoluogo umbro, in via innovativa a livello nazionale, uno specifico articolo (il 6 comma 30) che “Fa divieto di utilizzare immagini di animali in forma gratuitamente offensiva degli stessi nell’esposizione di manifesti pubblici”.
Per i trasgressori saranno previste multe fino a 500 Euro.
Più dignità per gli animali
La battaglia della sezione perugina della Lega Anti Vivisezione è cominciata quattro anni fa.
«Tutto è iniziato a seguito della segnalazione della pubblicità di una sagra locale che, come tante, riportava l’immagine di una maialino sorridente, soddisfatto di essere sul fuoco per trasformarsi in braciole – spiega l’associazione –. L’indignazione di diversi cittadini, non necessariamente vegani, si è trasformata in una richiesta di cambiamento normativo. Speriamo che il piccolo, ma simbolico passo, compiuto a Perugia possa essere seguito come esempio da altre città e anche a livello nazionale.
Anche se non può ridare la vita a questi animali, cosa che possono invece fare le nostre decisioni come consumatori, darà loro dignità, vietando la loro esposizione alla berlina nella comunicazione pubblicitaria».
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