Nessun volatile in Europa evoca una capacità ammaliatrice forte, come il gruccione: i colori del suo piumaggio e le acrobazie aeree ne fanno un vero arlecchino dei cieli!
Per loro i fotografi naturalisti hanno un vero mandato di Wanted!
Il gruccione Meriops apiaster è una specie insettivora, che proprio per questo motivo lascia l’Europa a fine estate per migrare in Africa. Con il ritorno della bella stagione, il gruccione tornerà nel Vecchio Continente. In Italia, a dire il vero, si trova molto bene, se come dimostrano gli studi la sua espansione demografica e di areale è stata così brillante. Oggi è certamente una specie localizzata, ma non certo rara come qualche anno fa. Deve il suo nome scientifico “apiaster”, alla sua specializzazione nella cattura delle api, vocazione che ha ispirato il nome in inglese: bee-eater!
Mangiatori di api, libellule, bombi e cavallette, ma quando nascono i loro piccoli la dedizione materna e paterna assume contorni da libro Cuore che certamente non potrà che compiacere il nostro animo.
Alcuni ricercatori svizzeri coordinati da Arbeiter, hanno monitorato alcune colonie di questi insettivori ed hanno scoperto che l’approvvigionamento di prede è sorprendentemente regolato da alcune variabili. Il clima, ad esempio, in caso di pioggia le loro abilità aeree sono fortemente limitate e quindi scendono sul terreno a prelevare anche coleotteri e cavallette.
Il 97% delle predazioni rilevate sono state attribuite a prede rientranti in questi 3 ordini tassonomici: coleotteri, imenotteri (api, bombi e calabroni) e odonati (libellule).
Ma è durante la cura dei nidiacei che è stato scoperto qualcosa di appassionante e coinvolgente. I gruccioni adulti, preferiscono regolarmente fornire ai piccoli le prede più grandi e succulente tenendo per se, gli insetti meno voluminosi. Una generosità senza pari.
I bombi e le libellule assai graditi ai nidiacei, vengono forniti ai loro piccoli e i genitori se ne privano, pur di garantire una rapida crescita dei loro piccoli.
Loro possono certamente dire: mi tolgo il bombo dal becco per te.
Una generosità per questi uccelli che certamente commuove e che li rende ancor più amabili! Ancora una volta la natura ama sorprenderci.
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