L’anno sta per finire e per chi si occupa di natura è il momento ideale per stilare un compendio relativo alle più interessanti scoperte del 2014; partendo dal presupposto che l’86% delle specie viventi è ancora da scoprire e catalogare e che probabilmente la cifra complessiva ammonta a 8,7 milioni di specie diffuse su tutto il pianeta. Nel 2014 sono state scoperte 110 specie di formiche, 16 scarafaggi, 3 ragni, 28 pesci, 2 vermi marini, 2 ottocoralli, 24 lumache di mare, 25 piante; non tutte con lo stesso fascino, ma di certo egualmente importanti dal punto di vista tassonomico. Ecco, dunque, quali sono stati, gli animali più interessanti osservati per la prima volta nel 2014:
Macroscelides micus (foto in alto)
E’ una nuova specie di toporagno elefante, scoperto in una regione remota della Namibia da scienziati della California Academy Science. Piccolo, con il pelo color ruggine, l’animale presenta caratteristiche uniche, come una ghiandola nei pressi della coda e un corredo genetico peculiare, diverso da quello di tutti gli altri esponenti della stessa famiglia. Da un punto di vista prettamente tassonomico sono più simili agli elefanti, agli oritteropi e ai lamantini, che non ai toporagni.
Myotis midastactus
E’ un pipistrello che dimora negli angoli più remoti della Bolivia. Minuto, non supera gli undici grammi di peso e i cento millimetri di lunghezza; ma possiede una lunga coda e orecchie molto sviluppate e appuntite. La sua caratteristica principale è il colore della pelliccia: dorato. Da qui deriva il suo nome, midastactus, tributo al re Mida, il famoso re che aveva il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Come gli altri chirotteri si nutre soprattutto di insetti e frutta.
Inia araguaiaensis
E’ stata la specie più importante scoperta nel 2014, tenendo conto del fatto che l’individuazione di un nuovo mammifero di grosse dimensioni è un evento molto raro. L’animale è stato individuato in Sudamerica, nelle acque del fiume Araguaia, in Brasile. Le analisi del dna hanno permesso di differenziarlo dalle altre due specie di delfini di fiume diffusi in Amazzonia. E’ dal 1918 che non si compiva una scoperta del genere, e oggi fa ancora più scalpore se si pensa che dal 2006 non esiste più traccia di un suo stretto parente cinese, il delfino di fiume dello Yangtze.
Phyllodesmium undulatum
E’ una lumaca di mare che abita al largo delle isole del Giappone e delle Filippine. E’ ancora avvolta nel mistero. Possiede un particolare intestino, raggomitolato su se stesso, ma ancora non si è in grado di comprendere appieno la sua biologia, a partire dal tipo di alimentazione osservato dal mollusco. E’ tassonomicamente riconducibile ai nudibranchi, sottordine di molluschi comprendente migliaia di specie. Acque calde e poco profonde rappresentano il suo ambiente ideale.
Supersonus katydids
Scoperto un intero genere di ortotteri, riferito a insetti in grado di “cantare” alle massime frequenze, più alte di qualunque altro esapode. I maschi soprattutto si dedicano al “canto” per attrarre le femmine e facilitare l’accoppiamento. Secondo gli studiosi di Harvard è anche una strategia evolutiva per sfuggire ai predatori, non tarati per “assimilare” determinate lunghezze d’onda. Sono stati individuati nelle foreste del Sudamerica, fra Colombia ed Ecuador.
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