Se da una parte legna e pellet sono combustibili per il riscaldamento domestico sicuramente rinnovabili, rimangono sotto accusa per l’emissione di Pm10, un problema per la qualità dell’aria, soprattutto nelle vaste aree di pianura densamente popolate, come la Pianura Padana.
Il Rapporto Statistico 2023 “Il legno nel riscaldamento residenziale e domestico”, curato da Aiel – Associazione italiana energie agroforestali, ha analizzato lo stato del riscaldamento domestico a biomasse e, in particolare, l’evoluzione del parco tecnologico e i suoi effetti in termini di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni atmosferiche.
Il quadro che emerge dai dati
Progressi tecnologici, nuovi sistemi automatici più efficienti, calo dei consumi: tra 2010 e 2022 le emissioni di Pm10 causate dagli apparecchi a legna e pellet in Italia sono diminuite del 40%, al netto di una sostanziale stabilità del parco installato.
Resiste tuttavia nel nostro Paese un parco vetusto, visto che il 66% degli apparecchi ha un’età superiore ai 10 anni.
Proprio le innovazioni tecnologiche e la spinta verso l’efficienza energetica del settore sono al centro di Progetto Fuoco, il più importante trade-show mondiale dedicato al riscaldamento a biomassa, in programma a Veronafiere dal 28 febbraio al 2 marzo 2024.
«La sostituzione dei generatori più datati in favore dell’acquisto di quelli di nuova generazione è fondamentale per compiere un vero passo avanti verso l’abbassamento delle immissioni di particolato nocivo in atmosfera» annuncia Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere.
«Un contributo determinante al miglioramento della qualità dell’aria è arrivato dall’incentivo denominato “Conto Termico” che, insieme a bandi di finanziamento locali e regionali, ha fatto da volano alla riqualificazione energetico-ambientale del parco generatori a biomassa» spiega Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel.
Il Rapporto Statistico Aiel 2023
- I dispositivi “tradizionali”, come i camini aperti, sono diminuiti dal 42% del parco installato al 34%.
- Le stufe a pellet automatiche con tecnica di combustione evoluta sono passate dal 6% al 21% del totale installato in 12 anni, con un incremento del 16%.
- La legna, che nel 2010 rappresentavano il 92% del combustibile usato, corrisponde oggi al 75%.
- Il pellet è cresciuto dall’8% al 25%.
- I nuovi acquisti sono dominati dagli apparecchi a pellet: il 59% tra il 2010 e il 2022.
- Le nuove stufe a legna rappresentano il 13% nel periodo di riferimento.
- Il cippato rappresenta stabilmente circa l’8% dei consumi totali.
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