Si sa di frequenti esplosioni demografiche dei canguri, che possono compromettere la viabilità, attraversando strade e autostrade e finendo col provocare gravi incidenti o devastare colture e allevamenti. In Australia notizie di questo tipo sono all’ordine del giorno.
Ora il problema, però, riguarderebbe anche alcune specie locali che, a causa dell’abbondanza di canguri, vedono restringersi i propri areali, rischiando l’estinzione. Il fenomeno concerne un tipo di lucertola, tipica delle lande australiane, che vive comodamente fra prati e radure, contrastando la proliferazione di insetti e parassiti, e garantendo la stabilità delle catene alimentari.
I numerosi canguri provocano un depauperamento del manto vegetale, con grave compromissione dell’habitat dei rettili che non trovano più cibo e riparo. Gli scienziati dell’Australian National University (ANU) lanciano l’allarme. Brett Howland afferma che è necessario tenere sotto controllo i canguri per non rischiare di perdere il ricco patrimonio di biodiversità del continente.
Parla anche di numeri: dovrebbero esserci al massimo cento canguri per chilometro quadrato, e non i trecento che attualmente rappresentano le zone nei dintorni di Camberra.
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