Lo studio della selezione naturale e della speciazione indica che l’evoluzione è un processo costante e inesorabile, ma lungo e difficile da quantificare in tempi ristretti. Oggi, però, una nuova ricerca condotta dall’Università del Texas sovverte questo paradigma, suggerendo che esistono specie in grado di cambiare i loro “connotati” in pochissimi anni.
E’ il caso di una lucertola della Florida, che evolve in appena quindici anni, per un totale di venti generazioni. Il fenomeno è stato analizzato in rapporto alla convivenza con una specie aliena, colpevole di averle rubato spazi preziosi al suo sostentamento e al suo potenziale riproduttivo.
Per superare il problema, la lucertola minacciata, ha cominciato a raggiungere le parti più alte degli alberi, isolandosi dai pericoli e contemporaneamente sviluppando aspetti anatomici differenti dai progenitori vissuti a cavallo del Duemila. «Ci aspettavamo di vedere dei cambiamenti morfologici», rivela Stuart Yoel, a capo dello studio, «ma non di certo in tempi così limitati».
La ricerca mette in luce che, in caso di “pressione naturale”, questo tipo di lucertola (Caroline anole, tipica delle regioni meridionali degli USA), riesce, in pochi mesi, a dare vita a strutture anatomiche peculiari, fondamentali per la sopravvivenza. In particolare, si è visto che, con la conquista dei piani arborei più alti, il rettile amplifica la superficie delle zampe e incrementa i cuscinetti necessari a muoversi agilmente da un ramo all’altro, vincendo (all’occorrenza) la gravità.
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