«Nessuno si batterebbe con rigore, con rabbia, per difendere questa cosa e io ho scelto invece proprio di difendere questo. (…) Voglio difendere qualcosa che non è sanzionato, che non è codificato, che nessuno difende (…) Con chiunque tu parli, è immediatamente d’accordo con te nel dover difendere (…) un monumento, una chiesa, (…) un campanile, un ponte, un rudere il cui valore storico è ormai assodato ma nessuno si rende conto che quello che va difeso è proprio (…) questo passato anonimo, questo passato senza nome, questo passato popolare».
Così si espresse Pier Paolo Pasolini per difendere un “selciato sconnesso e antico” presso Orte.
Ecco, oggi voglio appropriarmi immeritatamente delle sue parole per difendere questo.
Un campo di papaveri e margherite alla periferia di Milano. C’è ancora tanta bellezza da salvare. Anche attorno alle nostre città. Cose piccole. All’apparenza insignificanti. Cascinali, piccole chiese isolate nella campagna, filari di alberi, rogge. Basta saper guardare. Basta.
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