La missione spaziale BepiColombo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA) effettuerà, tra oggi e domani (1 e 2 ottobre) il primo di sei sorvoli del pianeta Mercurio, nel 101° anniversario della nascita dello scienziato italiano Giuseppe Colombo, da cui ha preso il nome.
Mercurio, per gli antichi romani “messaggero degli Dei”, è il pianeta più piccolo e più vicino al Sole, poco studiato a causa delle difficoltà di osservazione. «La comunità scientifica è in attesa delle informazioni che ci verranno dalla missione ESA/JAXA BepiColombo, partita alla volta di Mercurio nel 2018 per studiarne l’origine, l’evoluzione, il moto, analizzarne le caratteristiche planetologiche, individuare l’origine del campo magnetico e validare ancora una volta le previsioni della teoria della Relatività generale di Einstein» Valentina Galluzzi, geologa planetaria all’INAF Iaps di Roma.
La sonda sorvolerà Mercurio a un’altitudine di circa 200 km, catturando immagini e dati scientifici che forniranno agli scienziati un primo assaggio di ciò che accadrà nel corso della missione principale, il cui inizio è previsto per il 2025.
La missione BepiColombo vanta un’importante presenza dell’Italia che, grazie al supporto e gestione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e la Sapienza Università di Roma, ha realizzato con l’industria nazionale 4 dei 16 strumenti ed esperimenti a bordo.
Due orbiter per studiare Mercurio
Partita il 20 ottobre 2018 dalla base spaziale europea di Kourou, in Guyana Francese, la missione si compone di due orbiter: l’europea Mercury Planetary Orbiter (MPO) e la giapponese Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), che viaggiano a bordo di un modulo trasportatore, il Mercury Transfer Module (MTM).
Gli orbiter saranno rilasciati in orbite complementari attorno al pianeta e indagheranno tutti gli aspetti di Mercurio. La sonda, nel suo viaggio di avvicinamento a Mercurio, ha effettuato un flyby attorno alla Terra e due attorno a Venere.
Durante il primo flyby di Mercurio, BepiColombo sorvolerà il pianeta nel lato notturno e scatterà immagini attraverso due delle tre telecamere di bordo.
Mercurio ha una superficie fortemente craterizzata, a causa dei numerosi impatti di asteroidi che hanno contrassegnato il suo passato. Mappare e analizzare la composizione superficiale del pianeta aiuterà gli scienziati a comprendere meglio la sua formazione ed evoluzione.
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