Nome
Biancone (Circaetus gallicus)
Descrizione
Rapace più grande di una Poiana, con parti inferiori quasi bianche, che lo rendono inconfondibile. Quando è in attività di caccia effettua di frequente lo “spiriro santo”. Si nutre quasi esclusivamente di rettili.
Fenologia
In Italia è migratore regolare, nidificante. Notevole il passaggio migratorio (soprattutto primaverile) in Liguria, particolarmente cospicuo presso la località di Arenzano (Genova), dove le catene montuose raggiungono la minima distanza dal mare. Da notare come durante la migrazione primaverile i bianconi italiani (sicuramente quelli nidificanti in Italia centrale e probabilmente anche quelli nidificanti in Italia meridionale) compiano una migrazione “a circuito”, proveniendo dal nord-ovest del Paese, percorrendo la costa ligure e spostandosi verso sud attraverso la penisola italiana; probabilmente i bianconi evitano il Canale di Sicilia per minimizzare il dispendio energetico e il rischio legato all’attraversamento di ampi tratti di mare aperto. Le popolazioni del Paleartico occidentale svernano essenzialmente nelle savane ad acacia a sud del Sahara.
Habitat
Occupa principalmente aree in climi caldi e relativamente asciutti, favorevoli ai rettili di cui si nutre. Nella porzione settentrionale dell’areale frequenta aree a bassa quota e ampie valli con alternanza di zone boscate e brughiere, praterie e altri ambienti aperti dove catturare le prede. Nella parte più meridionale dell’areale predilige invece versanti soleggiati, aridi, spesso pietrosi o sabbiosi o rocciosi, circondati da foreste, macchia o gariga, dal livello del mare fino a 2.000 m di quota.
Nidifica su alberi, spesso sempreverdi, solo eccezionalmente su rocce o a terra. Nidifica in prevalenza nella parte alta dei versanti, in prossimità di aree aperte favorevoli per la caccia. I siti di nidificazione sono ubicati in aree con basso disturbo antropico, in foreste mature con alberi ben spaziati, dove il Biancone tende a nidificare sugli alberi più larghi e più alti, su rami orizzontali, nella porzione esposta a sud della chioma. Al contempo, il Biancone necessita di aree aperte come coltivi, pascoli e praterie per la cattura delle prede e pertanto l’abbandono delle aree coltivate o pascolate legate all’agricoltura tradizionale in zone adiacenti a boschi e foreste ha un impatto negativo anche su questa specie.
Distribuzione
La distribuzione del Biancone in periodo riproduttivo comprende gran parte dell’Europa meridionale e orientale, l’Africa nord-orientale, il Caucaso, il Medio Oriente, l’Asia centrale e la Siberia sud-occidentale.
In Italia è nidificante su Alpi occidentali, Prealpi centro- orientali e Appennini, nonché sui rilievi del versante tirrenico. I due nuclei principali si trovano nelle regioni nord-occidentali e nella Maremma tosco-laziale. La popolazione italiana è stimata in 350-400 coppie.
Stato di conservazione
Specie con stato di conservazione sfavorevole a livello europeo; la popolazione italiana appare stabile nell’ultimo ventennio (BirdLife International 2004).
La perdita di ambienti aperti conseguente al ritorno del bosco (spontaneo o in seguito a programmi di riforestazione) comporta una perdita di habitat per la specie; in particolare, l’abbandono delle aree coltivate o pascolate legate all’agricoltura tradizionale, in zone adiacenti a boschi e foreste, ha un impatto negativo anche su questa
specie.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
Il volume è:
– richiedibile qui: fauna@parcoticino.it
– scaricabile qui: https://ente.parcoticino.it/wp-content/uploads/2016/12/Atlante_Uccelli_Ticino.pdf
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