Forse non tutti lo sanno, ma il Paradiso Terrestre è in Toscana in Val D’Orcia.
Qui si pedala in bicicletta intorno alle falde del Monte Amiata; nell’immensità del più classico paesaggio che questa Regione sa regalarci: fatto di sconfinati campi di grano, delimitati da filari di cipressi e punteggiati da rustici casali di pietra.
L’itinerario, vario e molto mosso, è di oltre 100 km. ma non ci si stanca troppo, dato che ad ogni angolo, troviamo la scusa per fermarci ad ammirare un capolavoro del nostro passato. Il fatto di essere in bici ci permette di visitare tutte le bellezze disseminate nei dintorni come si poteva fare 50 anni fa: arrivando immediatamente nel cuore più segreto dei paesi o dei monumenti che andiamo a scoprire.
Al cospetto di tanta bellezza, le forze si rigenerano quasi per incanto con l’unico rammarico che il giorno, prima o poi, finirà
Come arrivare. La base del nostro itinerario è Pienza. Per raggiungerla da Nord: autostrada A1 uscita Val di Chiana, passare da Torrita di Siena, quindi seguire Pienza. Da Sud: autostrada A1 uscita Chiusi, quindi Chianciano, Montepulciano e Pienza.
Itinerario. Pienza, Biancacamicia, Casellona, Bagno Vignoni, Castiglione d’Orcia, Osteria Ansidonia, Sant’Antimo, Montalcino, Gli Angeli, Buonconvento, Bollano, Abbazia Monte Oliveto Maggiore, Montefresco, San Giovanni d’Asso, Torrenieri, Bellaria, San Quirico d’Orcia, Pienza.
Punti d’interesse. Pienza è la città ideale, creata per volere di Papa Giulio II: una terrazza di splendidi monumenti in pietra, affacciata sulla Val d’Orcia e sul Monte Amiata che vigila sornione dall’alto dei suoi 1738 metri.
Usciamo dalle mura, sotto la città e partiamo, in discesa, verso l’ampia valle che giace ai nostri piedi. Percorriamo la SP 18, fino a raggiungere l’intersezione con la SP53 che imbocchiamo sulla dx. Raggiunta la Cassia, giriamo a sx e, poco dopo, a dx per entrare a Bagno Vignoni. Il silenzioso borgo è dominato dalla fresca presenza di un’enorme vasca cinquecentesca d’acqua termale.
Torniamo sulla Cassia per un breve tratto verso Sud, poi giriamo a sx, sulla SP 323, direzione Castiglione d’Orcia. Iniziamo a salire sul fianco Ovest del Monte Amiata, tra boschi di castagno alternati a ordinate vigne. Arrivati in località Osteria Ansidonia, giriamo a dx per San Antimo e Montalcino. Prima affrontiamo una gustosa salita, con la vista che si espande lontano in tutte le direzioni, poi la conseguente discesa, per arrivare, in un attimo, nella sacrale atmosfera dell’Abbazia di Sant’Antimo. Spettacolare esempio di romanico toscano da ammirare sia esternamente che dall’intimo delle sue navate.
Di nuovo in sella e di nuovo in salita per 10 km. fino ad entrare in Montalcino. Grazie alle nostre cavalcature è possibile raggiungere in un baleno la Piazza del Popolo e gustarci un bicchiere di Brunello seduti alla Fiaschetteria Italiana.
Usciti, in direzione Nord Est, da Montalcino, scendiamo, nella sottostante valle, fino a ricongiungerci con la Cassia e proseguire, in pianura, per entrare nel Centro di Buonconvento, protetto dalle sue antiche mura. Usciamo da Buonconvento, sempre verso a Nord Est, sulla SP 451, in direzione Bollano. Si tratta di una piacevole strada tra boschi e campi coltivati con tratti in leggera salita. Nel volgere di una decina di km ci troveremo davanti all’imponente Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Sono numerose le parti visitabili di questo complesso Benedettino, ma su tutte vale la pena d’ammirare il sontuoso ciclo di affreschi del Sodoma e di Luca Signorelli che rivestono le volte del Chiostro Grande.
Proseguiamo su di una strada panoramica, che si mantiene sulla cresta delle colline, passando da Chiusure, Montefresco, San Giovanni d’Asso e Torrenieri. Da qui imbocchiamo la SP 137 per San Quirico d’Orcia. Evitiamo di percorre la Cassia, pericolosa e trafficata.
Val la pena di entrare a San Quirico per ammirare la Collegiata databile a cavallo tra il XII e XIII secolo.
Da qui soltanto 10 Km ci separano da Pienza. Li percorriamo sulla SP 146: una delle strade più spettacolari d’Italia grazie al paesaggio incantato che attraversa. Dobbiamo affrontare ancora qualche tratto in salita, ma la vista e l’arrivo a Pienza con il tramonto, ci ripagheranno dei nostri sforzi.