Negli ultimi cinquant’anni, il mondo della bicicletta ha conosciuto una straordinaria popolarità. Il fatturato del settore è aumentato esponenzialmente, la quantità di ciclisti pure, il mercato ha superato brillantemente le grandi crisi economiche che ci hanno afflitto negli ultimi anni, persino il Covid non ha minimamente intaccato questo settore, ma anzi ha amplificato la richiesta di biciclette.
Per gli appassionati e per la natura si tratta di un’ottima situazione, l’unico inconveniente è che anche i prezzi dei vari articoli legati al ciclismo sono lievitati.
Se una volta il ciclismo era uno sport adatto a tutti i ceti, oggi è diventato un hobby di lusso.
Prezzi alle stelle
Il prezzo di una bicicletta da corsa, top di gamma, raggiunge e supera il costo di svariati modelli di motociclette, giustificando tale livello con qualche grammo di peso in meno e qualche gadget, di dubbia utilità, in più. In particolare mi riferisco al cambio elettronico con 12 rapporti o ai freni a disco.
Ma prometto di scrivere un paio di articoli prossimamente per approfondire questi argomenti.
Il marketing, per aumentare le vendite, è riuscito a diversificare l’offerta di biciclette da corsa, operazione non così ovvia per un mezzo molto essenziale fatto di due ruote, un telaio, i pedali e gli organi di trasmissione.
Non c’è dubbio che le biciclette munite di pedalata assistita siano stata una grandiosa innovazione, aprendo l’utilizzo della bicicletta a una enorme quantità di persone, che non avevano nessuna intenzione di dannarsi l’anima e i polpacci su faticosissime salite. Ha pure il merito di essere una fonte d’aggregazione sociale, permettendo a chi è fisicamente meno dotato, o semplicemente un po’ avanti negli anni, di unirsi a gruppi di forti ciclisti abituati a correre sulle loro biciclette muscolari. La stessa cosa accade anche a livello famigliare: moglie e figli possono unirsi in gita col padre provetto ciclista.
Non è un caso se molte importanti aziende motociclistiche si sono messe a produrre biciclette elettriche per mantenere o aumentare il proprio fatturato.
Una straordinaria diversificazione
Però, per quanto riguarda il segmento che conosco meglio, quello della bicicletta stradale da corsa, mi fa sorridere la straordinaria diversificazione che è stata creata ad hoc per vendere mezzi sostanzialmente molto simili.
Il mercato propone:
le bici da corsa Aero, super aereodinamiche, con cerchi in carbonio dai profili altissimi, linee aggressive e ormai utilizzate in quasi tutte le competizioni dagli atleti.
Le bici da corsa più lineari e snelle, molto agili, un filo più leggere e adatte alle salite più impervie.
Le bici da corsa Endurance, per me non così distinguibili dalla categoria precedente, che ha discapito di un peso vagamente maggiore, promettono, grazie a misure meno drastiche e un telaio meno rigido, di essere quasi confortevoli per l’utilizzatore.
Infine, abbiamo le Gravel e, in questo caso, i geni del marketing si sono superati, offrendo una bici ibrida che fa le stesse cose che si possono fare con quelle delle altre tre categorie, ma costringendo il ciclista ha dover tenere in garage o in cantina, minimo due biciclette una per l’asfalto, una per gli sterrati e magari comprare una MTB per avventurarsi lungo i sentieri.
Così i costi d’acquisto di tre biciclette si avvicinano a quelli di un’automobile di buon livello.
Valutare l’acquisto di un usato
Ben venga un’offerta così ricca e differenziata, ma gli acquirenti devono essere molto bravi e prepararsi prima dell’acquisto per non cadere nell’inganno di comprare qualcosa che per loro è praticamente un doppione inutile o non corrispondente alle loro attese.
Davanti a questi prezzi esagerati, suggerisco, come ho già fatto in articoli precedenti, di valutare l’acquisto di una bicicletta di seconda mano, se non altro in rifermento alle due ruote muscolari, visto che non hanno pistone e cilindro che potrebbero essere grippati, testata incrinata, o motore sbiellato. Mal che vada, sostituire una catena di trasmissione, cambiare le pastiglie dei freni, o i cuscinetti del movimento centrale, non avranno un costo proibitivo.
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